"Strisce pedonali umane", a Treviso flash mob per chiedere una città a 30 all'ora
Manifestazione della Fiab di Treviso tra il Put e via Ugo Foscolo
| Isabella Loschi |
TREVISO - Flash mob della Fiab Treviso, Federazione italiana amici della biclicletta, domenica pomeriggio, domani 26 febbraio, tra il Put e via Ugo Foscolo, all’altezza della curva dello stadio Tenni, per chiedere una città a 30 all’ora. “Strisce pedonali umane” è la manifestazione andata in scena a Treviso come in diverse città d’Italia per chiedere “maggiore sicurezza per gli utenti vulnerabili della strada e per sensibilizzare la cittadinanza sulla necessità di praticare altre forme di mobilità più sostenibile e sicura.
“Dobbiamo passare dal concetto di zone a 30 chilometri orari a città a 30 chilometri orari, dove l'eccezione è andare a 50”, spiega Susanna Maggioni presidente di Amici della Bicicletta di Treviso. “Migliorare la sicurezza stradale è la prima e più importante ragione che ci porta a rivedere il regime delle velocità in ambito urbano. Il 55% delle morti nelle nostre città è dovuto a sole tre cause: eccesso di velocità, mancata precedenza ai pedoni sugli attraversamenti e guida distratta. È fondamentale partire dalle città. Infatti il 73% degli incidenti avviene su strade urbane; ma è un altro il dato che crea grande allarme: il 44% delle vittime lascia la vita in incidenti in città”.