Imbrattate due sedi della Uil con scritte no vax
Una sedicente "forza di lotta non violenta" ha imbrattato una delle vetrate, con un grosso disegno che rimanda ai 'no vax'eseguito con spray rosso
| Ansa |
VENEZIA - Le sedi di Dolo (Venezia) e di San Bonifacio (Verona) di Uil Veneto sono state vandalizzate nella notte. Una sedicente "forza di lotta non violenta" ha imbrattato una delle vetrate, con un grosso disegno che rimanda ai 'no vax'eseguito con spray rosso. Un volantino di rivendicazione è stato attaccato su un'altra vetrata degli uffici della Uil. "Non è la prima volta - commenta il segretario generale di Uil Veneto Roberto Toigo dandone notizia - che le nostre sedi vengono prese di mira. Era già successo nel vicentino, adesso è il turno di Dolo e San Bonifacio. Non sono solo i danni materiali a disturbarci, quanto l'emergere di un clima di tensione nella società, aggravato da una crisi che sembra non avere fine. Atti come questi sono espressioni sbagliate e da condannare di un disagio reale. Abbiamo già sporto denuncia contro ignoti e dato incarico di ripulire le vetrate. Stiamo ricevendo la solidarietà di tante persone e questo ci conforta. Confidiamo - conclude Toigo - nel lavoro delle forze dell'ordine e assicuriamo che non ci facciamo intimidire: il nostro lavoro, per un Veneto più giusto, continuerà senza soste".
Una ferma condanna a quanto successo alla sede Uil Veneto di Dolo arriva dal segretario della Cisl Venezia, Michele Zanocco. "Intanto - dice Zanocco - all'organizzazione sindacale va tutta la nostra solidarietà e vicinanza per quanto successo. Così come avvenuto lo scorso fine settimana per l'atto vandalico a Fratelli d'Italia a Mestre, sono episodi molto gravi e da censurare, perché il disaccordo ci può stare ma non è questo il modo di portarlo avanti. Siamo in democrazia, le idee altrui vanno rispettate e bisogna usare lo strumento del dialogo. Non va bene questo clima di tensione che si sta generando e non bisogna farsi intimidire. La Cisl resta convinta, e in modo fermo, di come qualsiasi forma di violenza non serva" conclude.