In centinaia in marcia contro i pesticidi: “Non ci può essere giustizia né salute in un ambiente malato”
La manifestazione il primo maggio tra Cison e Follina
CISON DI VALMARINO - Centinaia di persone, ieri, primo maggio, hanno partecipato alla Marcia Stop Pesticidi, svoltasi da Cison di Valmarino a Follina. Una data scelta non a caso dagli organizzatori, che hanno voluto sottolineare come l’utilizzo dei veleni in agricoltura arrechi danno soprattutto agli agricoltori, esposti più di tutti ai trattamenti. La marcia si è tenuta nel fulcro dei colli del Prosecco, dove la monocoltura - e anche questo è stato uno dei temi toccati - sta arrecando danno all’ambiente.
Con le centinaia di cittadini che hanno partecipato all’evento, presenti molte associazioni ambientaliste e animaliste: Legambiente, WWF, Slow Food, Federazione Nazionale Pro Natura, associazione Apicoltori, Lipu, oltre ai gruppi locali come Mamme di Revine Lago, Mamme Susegana, Colli Puri e molti altri. La marcia si è conclusa all’abbazia di Follina, dove padre Francesco Rigobello, priore dell’abbazia, ha tenuto un discorso sull’importanza di tutelare l’ambiente per noi e le generazioni furore. Lo slogan esposto: “Non ci può essere giustizia né salute, in un ambiente malato”.