TREVISO - Dopo più di un mese di sosta, il Benetton Rugby oggi ha inaugurato la prestagione presso gli impianti sportivi de La Ghirada. I Leoni hanno cominciato a preparare l’annata 2023/2024: sarà un preseason più lungo del solito, vista la concomitanza con il Mondiale 2023 che partirà a settembre e con i campionati che inizieranno più tardi.

Al quartier generale biancoverde capitan Duvenage e compagni hanno cominciato a sudare e a dare le prime impressioni del raduno biancoverde, ai microfoni di BENTV, è coach Marco Bortolami:

Marco, con che propositi comincia questa nuova stagione dei Leoni?
“L’intenzione è di continuare a crescere rispetto all’anno scorso. Abbiamo una grandissima opportunità, con una prestagione lunga il doppio rispetto a quella normale. Il mio messaggio alla squadra è stato questo: «Il 21 ottobre dovremmo essere due anni più forti rispetto a dove siamo oggi». Siamo molto motivati, c’è molto entusiasmo. Già i giocatori sono rientrati con degli standard fisici e target importanti; ciò è un ottimo segnale“.

E’ il tuo terzo anno alla guida dei Leoni. Come ti approcci alla nuova annata e a che punto del percorso è la squadra?
“E’ il terzo anno per me, per cui ho imparato tante cose in questi due anni. Continuiamo ad evolvere, sia come squadra che come sistema. La mia comprensione di alcune dinamiche è ancora più profonda, riesco a conoscere meglio i ragazzi, gli allenatori e i giocatori che sono con me. A che punto siamo del percorso? L’anno scorso è stato un anno di cambiamento, quest’anno deve essere un anno ancora più di crescita. Credo che abbiamo questa grande opportunità, con degli innesti di qualità e siamo in una condizione migliore per continuare a crescere, ma crescere in maniera molto più decisa rispetto allo scorso anno, che in ogni caso è stata una stagione di crescita“.

Ci sono diversi volti nuovi in squadra. Cosa possono portare alla squadra?
“Sicuramente qualità ed energia nuova, fondamentale in un gruppo di persone. Credo comunque che siamo riusciti a tenere i giocatori e gli allenatori che volevamo tenere. Per me è importantissimo tenere i bravi giocatori e i bravi allenatori, ma soprattutto le brave persone. Da questo punto di vista credo che siamo in una posizione più forte rispetto allo scorso anno e la squadra sentirà questo. La performance sul campo rispecchierà questo mio pensiero; non vedo l’ora di iniziare“.

Come si lavorerà in queste prime settimane?
“Abbiamo un blocco di due settimane in cui lavoreremo dal punto di vista fisico e in cui lavoreremo dal punto di vista delle skills generiche. Dal secondo blocco di quattro settimane inizieremo a impostare tutta l’organizzazione di squadra. Per cui avremo due blocchi di quattro settimane in cui costruiremo le basi del nostro gioco e attueremo i cambiamenti necessari sia in attacco che in difesa e nelle fasi statiche. Poi avremo un blocco di quattro settimane di amichevoli contro avversari di varia caratura e vario livello che ci permetteranno di testare i nostri sistemi e arrivare pronti il 21 ottobre. Come allenatore non posso chiedere di meglio, adesso dovremo fare il duro lavoro, ma sono sicuro che sarà anche divertente per i ragazzi“.

Il gruppo sarà ristretto visto i tanti giocatori impegnati nelle rispettive nazionali. Ciò quanto influenzerà gli allenamenti?
“Ci si può concentrare di più sui singoli e fare un lavoro più di qualità, anche se la qualità ci sarà sempre, anche quando rientreranno gli altri giocatori. L’obiettivo era migliorare la qualità della rosa e migliorare i giocatori che sono qui durante le finestre internazionali. Credo che il lavoro che questi ragazzi faranno metterà sotto pressione chi poi rientrerà in gruppo. E’ tutto ciò che voglio, perché la competizione interna ti porta a giocare meglio ed essere più competitivo contro gli avversari“.

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