VITTORIO VENETO - Sono 42 i boati registrati dal 10 al 24 gennaio in località Fadalto. Solo per sei di questi si è registrata una corrispondenza con forme anche deboli di segnale sismico e, in due casi, il boato ha coinciso con un terremoto, il 12 e il 23 gennaio.

Lo rende noto l'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste che, con il CRS di Udine, sta tenendo monitorata da una settimana, ovvero da mercoledì 26 gennaio, tutta l'area del Fadalto grazie ad un rete radiomobile di sismografi.

«Finora - fa sapere il direttore del Centro Ricerche Sismologiche di Udine, Paolo Comelli - non sono stati rilevati eventi sismici significativi, o anomale variazioni di sismicità nella zona. Nelle giornate di mercoledì 12 gennaio e domenica 23 gennaio sono stati registrati due piccoli terremoti, assolutamente nella norma per la zona».

«Si tratta di stabilire - continua il sismologo dell'OGS, Dario Slejko - se i boati sono collegati a qualche forma di segnale sismico o meno; di individuare il luogo di origine del movimento sismico e studiarne la forza (magnitudo ed energia). Se non individueremo alcun collegamento tra gli eventi acustici e gli spettri sismici si dovrà iniziare a indagare altrove».

«Avvertiamo questi boati da ottobre e all'inizio - ricorda Ornella Frare di Fadalto - siamo stati presi per matti. Pensavo in un primo momento che si trattasse degli spari di qualche bracconiere, poi però, parlando con altra gente del posto, mi sono resa conto che non ero l'unica ad avvertire questi strani boati».

Ieri, all'alba di martedì, verso le 4,30, un boato è stato vertito anche a Forcal, quindi più a sud della solita area. Oggi gli uomini della Protezione Civile erano al lavoro in Fadalto, mentre per venerdì sera, alle 20,30, il sindaco di Farra d'Alpago ha indetto un incontro pubblico sulla sella del Fadalto per gli abitanti del versante bellunese che, pure loro da settimane, avvertono i misteriosi rumori.