Revine Lago, rimosse dal lago di Lago le barche da cui sarebbe partito l’inquinamento da polistirolo
Intervenuti i carabinieri forestali. Comitato Difesa Laghi: “Qualcosa finalmente si muove”
| Claudia Borsoi |
REVINE LAGO – “Qualcosa finalmente si muove”. I volontari del comitato Difesa Laghi accolgono con favore l’intervento di ieri, 21 febbraio, di rimozione di alcuni vecchi natanti che, in parte affondanti nel lago di Lago, sarebbero stati all’origine dell’inquinamento da polistirolo registrato nell’ultimo mese nelle acque, come pure sulla spiaggia, invase dai piccoli pezzi bianchi di questo materiale.
Dopo che i volontari hanno denunciato un paio di volti il problema e si sono anche attivati personalmente con una pulizia della spiaggia, della riva e delle acque più prossime alla terra invase dai pallini di polistirolo, ora i carabinieri forestali sono arrivati a Lago per accertare la segnalazione del comitato.
“Finalmente un gruppo di carabinieri forestali è intervenuto per avviare la rimozione di alcune barche affondate e scaricate nel lago dalle quali probabilmente si era generato l'inquinamento da polistirolo che si sta riversando sulle rive da giorni – afferma il comitato Difesa Laghi -. Ci chiediamo come sia possibile che un habitat così unico e prezioso come quello dei laghi possa essere adibito a discarica abusiva o come territorio da saccheggiare a scopo turistico pseudo-sportivo. I due laghi sono a tutti gli effetti una zona protetta dalla Direttiva europea. Il comitato fa appello alla Regione affinché intervenga d'urgenza per il rispetto delle norme di tutela, per l'adozione di un regolamento sulla gestione delle imbarcazioni, oggi inesistente, e per l’istituzione di un Parco naturale regionale che ponga fine all'attuale degrado e ai progetti speculativi misteriosamente scomparsi dagli uffici pubblici dopo essere stati annunciati sulla stampa”.