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21 agosto 2024

Cronaca

Naufragio Palermo, sub trovano quattro corpi nel veliero a 50 metri di profondità

I due corpi sono stati portati al molo, non si conoscono al momento le loro identità

| AdnKronos |

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PALERMO - I sommozzatori impegnati nelle ricerche dei dispersi del naufragio del veliero Bayesian a Porticello (Palermo) hanno ritrovato due corpi all'interno dello scafo, uno è di un uomo. I sub sono impegnati da lunedì mattina per trovare i sei dispersi. Questa mattina i sommozzatori dei vigili del fuoco sono riusciti a entrare nello scafo.

I due corpi sono stati portati al molo, non si conoscono al momento le loro identità. L'unica certezza è che uno dei due è un uomo "di grossa stazza", come dice chi lo ha visto. Per il riconoscimento delle due salme sono stati accompagnati al porto i parenti e i conoscenti dei dispersi nel naufragio della barca a vela.

Mentre continuano le ricerche, cui partecipano anche i sommozzatori dei vigili del fuoco che nel 2012 parteciparono alle ricerche dei dispersi sulla nave Costa Concordia, all'hotel Domina Zagarella di Santa Flavia si stanno svolgendo gli interrogatori dei superstiti. I magistrati della Procura di Termini Imerese, guidati da Ambrogio Cartosio, che indagano per naufragio, disastro, lesioni e omicidio colposi, stanno sentendo i sopravvissuti, a partire dall'equipaggio, in testa il comandante James Catfield, 51 anni.

Le ipotesi sul naufragio

Intanto, secondo quanto emerge dalle prime ispezioni, la deriva mobile dell'imbarcazione al momento del naufragio era parzialmente sollevata: quattro metri invece dei sette metri e mezzo. Al momento della tempesta, con ogni probabilità, l'imbarcazione sarebbe affondata con più facilità, con la deriva alzata. Inoltre, come fanno sapere dei broker assicurativi navali, sembra che almeno uno dei portelloni della barca fosse rimasto aperto. Secondo la ricostruzione dei broker gli ospiti sarebbero tornati a bordo tardi, "avevano tirato parzialmente su la deriva". Ma pare che "alcuni portelloni siano rimasti aperti, "quelli che usano normalmente per i tender". "Quando è arrivato quel colpo di vento, pur a secco di vela la barca si è inclinata paurosamente - è l'ipotesi - ha fatto un fiume d'acqua dal portellone sottovento ed è affondata in pochi minuti".


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