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28 novembre 2024

Conegliano

Investe un cinghiale, lo uccide e tira dritto

Zanoni. "Ha infranto il codice della strada: il ragazzo va punito"

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

Investe un cinghiale, lo uccide e tira dritto

SUSEGANA - Nella notte tra venerdì 10 e sabato 11 maggio 2013, un 28enne di Conegliano ha investito e ucciso un cinghiale all’altezza di Ponte della Priula, frazione di Susegana, mentre un altro gli ha tagliato la strada riuscendo a evitare l’impatto. Lo scontro con la Toyota Yaris ha lasciato l’animale a terra, mentre il giovane ha continuato la sua corsa fino a casa, convinto, come avrebbe dichiarato il giorno seguente, di aver investito un cane randagio.

L’urto ha divelto la targa dell’auto e, il mattino dopo, il giovane ha presentato denuncia alla Polizia Stradale per ottenere il risarcimento dei danni dalla Regione, visto che si tratta di un animale selvatico. L’investitore è tornato sul luogo dell’incidente con gli agenti del Corpo Forestale dello Stato, che hanno rinvenuto in una cunetta, privo di vita, il cinghiale investito qualche ora prima.

 

"L’aspetto grave della vicenda  - ha dichiarato l'eurodeputato Andrea Zanoni, vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere degli Animali al Parlamento europeo - è la dichiarazione resa, quasi come giustificazione, dall’investitore. Se era convinto si trattasse di un cane randagio, è vergognoso che il giovane non si sia fermato per soccorrere l’animale. Non è questione di sensibilità: ci sono precise norme del Codice della Strada che stabiliscono l’obbligo di fermarsi in caso di incidente che coinvolga animali d’affezione, reddito o protetti. Se era convinto che fosse un cane, non avrebbe dovuto proseguire fino a casa».

"Con la modifica del Codice della Strada, entrata in vigore a dicembre 2012,  - ha fatto presente l'onorevole- è stato finalmente introdotto l’obbligo per chiunque di fermarsi e soccorrere un animale ferito. Se, pertanto, si assiste o si è coinvolti in un incidente stradale che provoca danni ad animali, che siano di proprietà o meno, o si assiste ad un’omissione di soccorso di animali feriti, dopo aver contattato il Servizio Veterinario della ASL di competenza territoriale al fine di assicurarne un tempestivo intervento di soccorso, è opportuno coinvolgere le Forze di Polizia e raccogliere il numero più elevato possibile di prove. Il giovane investitore, convinto di aver investito un animale, non avrebbe potuto per legge far finta di nulla. Mi auguro - ha concluso Zanoni - che la norma venga rispettata e applicata dalle Forze dell’Ordine».

 


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