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18 aprile 2024

Castelfranco

VILLA BOLASCO, POLEMICA SULL’INERZIA DEL COMUNE

Il Partito Democratico torna alla carica e presenta un’interpellanza in consiglio comunale

| Matteo Ceron |

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| Matteo Ceron |

Castelfranco. “Non è accettabile il protrarsi di una indecorosa inerzia ed ignavia da parte del Comune di Castelfranco nell’affrontare le problematiche connesse al Compendio Bolasco”. Di questo tenore il testo dell’interpellanza presentata in consiglio comunale dal gruppo consiliare del Partito Democratico.

I consiglieri Sartoretto, Frattin, Spaliviero e Vincenti tornano alla carica “atteso che prosegue la latitanza dell’Amministrazione Comunale nell’assumere qualsivoglia iniziativa sulla questione”. Era infatti l’estate del 2006, quando, dopo la richiesta da parte del gruppo espressione della sinistra castellana di una convocazione del consiglio comunale sul tema, si decise di costituire una commissione comunale incaricata di occuparsi del grave stato di degrado in cui versa il Compendio Bolasco.

Un patrimonio ora di proprietà dell’Università di Padova. L’Università, secondo il lascito testamentario dei proprietari, avrebbe dovuto destinare la villa a fini d’alta cultura, ma il tempo passa, l’edificio è in stato d’abbandono e la situazione si fa più grave di anno in anno.

Per il Partito Democratico il Comune non può stare a guardare. La commissione nel giro di quasi due anni si è riunita solo due volte. Ecco che allora si interpella il sindaco per sapere “se intenda o meno dare sistematicità ai lavori della Commissione, istituita in base a precisi accordi assunti in Consiglio Comunale, per affrontare e cercare di risolvere tutte le problematiche connesse al restauro e all’utilizzo del Compendio Bolasco”.

Secondo i consiglieri comunali firmatari del documento, non è più ammissibile che si continui a non far nulla, o quasi. Ecco che invitano il sindaco a fare in modo che i lavori della commissione ed i contatti con l’Università riprendano. “In modo tale – scrivono – che ogni gruppo consiliare possa dare il proprio contributo di approfondimento per tentare di addivenire ad una soluzione del problema posto che lo stato e l’utilizzo del Compendio Bolasco non è un problema del sindaco e della maggioranza, ma è un problema che riguarda la Città di Castelfranco e i cittadini di Castelfranco”.

Il sindaco Maria Gomierato in sostanza dà la colpa ai tempi biblici in cui si perde la burocrazia che caratterizza la vita dell’Università. A suo dire i ritardi ed il protrarsi del silenzio su uno dei più grandi patrimoni presenti nella città di Giorgione non dipenderebbero dall’oziosità del Comune. “C’è stato un avvicendamento all’Università – dichiara il sindaco Maria Gomierato -: il prorettore Lorenzo Fellin che si occupava della cosa ha lasciato l’incarico ed è stato sostituito (dal prof. Giuseppe Stellin ndr). Non abbiamo ancora incontrato il successore e non ci sono novità. Purtroppo i tempi di sviluppo non sono quelli che vorremmo noi, ma quelli di un ente, l’Università, che ha le proprie vicende”.

MC

 



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Matteo Ceron

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