STIFFONI CHIEDE AL MINISTRO DI SOSPENDERE LA PRESIDE FAION
Il senatore leghista attribuisce la responsabilità del giro di droga al Canova alla mancanza di sorveglianza da parte della dirigenza
Treviso - Il senatore leghista Piergiorgio Stiffoni, in relazione all’operazione di polizia ‘Zero in condotta’, chiede al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini di ispezionare tutti i licei cittadini e di rimuovere la preside del Liceo ‘Canova’ Alfea Faion. Scrive Stiffoni: «Le notizie apparse in questi giorni - scrive Stiffoni in una interrogazione - mettono in luce uno spaccato sociale che desta profonda preoccupazione in quanto undici studenti, alcuni minorenni, di importanti scuole cittadine quali i licei Canova, Duca degli Abruzzi e Da Vinci, dopo giorni di indagini anche a mezzo di intercettazioni telefoniche, sono stati inquisiti e due di essi addirittura arrestati per detenzione, spaccio ed utilizzo di sostanze stupefacenti». Stiffoni dà la responsabilità dello stato di fatto all’assenza di sorveglianza da parte dei vertici del liceo: «L’assenza di vigilanza sugli studenti è evidente tanto che un genitore convocato in Questura con il figlio è venuto a conoscenza che quest’ultimo era stato assente dalle lezioni per 25 giorni consecutivi, senza che nessuno tra i professori o il preside si fosse premurato di chieder spiegazioni della causa o avvertire il padre. E a febbraio la Faion è stata invitata a un vertice in Questura per cercare soluzioni al problema dell’uso di stupefacenti da parte degli studenti, ma la Faion si è fatta sostituire da una vice dirigente, che ha dichiarato che al Canova il problema della droga non esisteva». Alla luce di queste considerazioni, il leghista ritiene opportuno che ministro predisponga «un’ispezione nelle scuole superiori di Treviso con particolare attenzione al Canova, per appurare l’esistenza di negligenze nella vigilanza e le eventuali responsabilità omissive dei dirigenti scolastici. Chiedo inoltre se il ministro non ritenga necessario interessare gli organi competenti al fine di sollevare dal suo incarico la Faion».