Conegliano. Il grande fratello ha incastrato l'uomo che giovedì notte a Conegliano ha violentato una ragazza di 17 anni. Sono stati alcuni fotogrammi dell'autovettura e un parziale della targa a portare gli investigatori al fermo di  un rumeno di 26 anni, residente a Udine, ma che lavora nella zona di Vittorio Veneto come carpentiere. Le immagini che hanno inchiodato lo stupratore provengono dalla rete di videosorveglianza, circa 35 telecamere, del Comune di Conegliano.

L'aggressione sessuale era avvenuta nella notte tra il 12 e il 13 giugno. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Conegliano, la diciassettenne stava rientrando da una serata con gli amici. Poco dopo le 3, lungo via Lourdes, è stata avvicinata da un uomo in automobile, che le ha chiesto indicaziponi per raggiungere Tarzo. La giovane aveva risposto dando l'informazione chiesta e aveva poi accettato un passaggio dal 30enne. Una volta salita a bordo, però, è stata portata in una strada secondaria vinico alle spode del Monticano, dove l'uomo l'avrebbe stordita con un pugno e violentata. Dopo la violenza il rumeno ha abbandonato la sua vittima lungo la strada.

Nel tentativo di difendersi la ragazza aveva riportato alcune lesioni al volto, al naso e alla bocca. Sanguinante, la ragazza era andata all'ospedale di Conegliano ed era subito scattata la denuncia.

Il racconto della vittima ha permesso di ricostruire la zona della violenza. Grazie poi ad alcune telecamere puntate dove è avvenuta l'aggressione, i militari dell'Arma hanno potuto verificare individuare l'auto dell'immigrato e riconoscerne la targa. Alle 4,10 un'automobile come quella descritta dalla vittima è stata filmata dalle telecamere all'altezza della rotatoria di Ogliano, in direzione Vittorio Veneto.

Acquisite le videoregistrazioni, i carabinieri ieri hanno individuato l'auto nel pordenonese, fermandola poi per un controllo nel centro di Udine, dove l'arrestato dove vive con il fratello.