IN 180 INCROCIANO LE BRACCIA
Alta la tensione fra lavoratori della San Benedetto e la dirigenza. Presto altri scioperi se non si giunge a trattare
| Laura Tuveri |
Paese - Oltre l’85% dei lavoratori della San Benedetto di Paese ha incrociato le braccia per due ore, ieri mattina, dalle 7.30 alle 9.30. Il motivo del contendere la mancata attuazione delle promesse fatte dall’azienda al momento dell’apertura del centro, nel 2004.
“Il sito di Paese – spiega Andrea Zanin, segretario provinciale Fai-Cisl Treviso – era nato per diventare polo di ricerca, sviluppo tecnologico e logistico centralizzato, oltre che di insediamento di impianti per imbottigliamento di bevande prodotte in ambiente asettico. Questi progetti sono stati da parte nostra sempre considerati importanti perché potevano far crescere la competitività dell’azienda, ma anche per gli sviluppi occupazionali che si potevano realizzare nel tempo”.
Fai-Cisl e Flai-Cgil ieri hanno esposto le diverse problematiche che fanno preoccupare le organizzazioni sindacali come la richiesta di rilancio per tutti i reparti presenti e in particolare di affrontare la situazione che si è venuta a creare in quello della produzione tappi dove in questo momento sono occupate circa 57 persone di cui 35 con contratto a termine.
“Chiediamo anche un rilancio del dialogo con i sindacati – prosegue Zanin – perché da tempo non riusciamo più ad avere con l’azienda un dialogo cosrtruttivo. Molte volte assieme alle RSU abbiamo chiesto di iniziare un percorso di assunzioni collegate all’anzianità e alla professionalità; purtroppo invece l’azienda continua a mantenere una chiusura nell’affrontare questi temi spostandone la soluzione in tempi non definiti. Ciò da un lato indebolisce le prospettive dei diversi lavoratori a tempo determinato, dall’altro lascia una pesante incertezza sulle prospettive di consolidamento e sviluppo degli altri reparti presenti a Paese, senza dare risposte chiare e certe anche su temi aperti oramai da diversi mesi, legati alla professionalità e alla realizzazione della mensa”. Nel caso non dovesse arrivare, in tempi rapidi, una risposta da parte della dirigenza della San Benedetto, i sindacati fanno sapere che a breve organizzeranno altre azioni di lotta.
Sopra: Renzo Pellizzon della FLAI CGIL a destra e Andrea Zanin della FAI CISL a sinistra (Foto OggiTreviso)