TREVISO - Per lo sciopero generale indetto da CGIL e UIL di Treviso-Belluno per ieri, 29 novembre, Piazza Vittoria di Treviso era piena, circa un migliaio di persone, dicono gli organizzatori e secondo le forze dell’ ordine, in corteo, sbandierando bandiere rosse e blu, sono arrivate dalla stazione, ad occupare ogni spazio disponibile. Ai ragazzi della scuola Riccati, affacciati tutti alle finestre i relatori hanno gridato “stiamo scioperando per il vostro futuro!”.

Come in tutta Italia oggi, si è scesi in piazza per dire no alla legge finanziaria che il governo Meloni sta approvando. Il clima tra bandiere, striscioni, fischietti ed applausi, strombazzate, è stato non teso. Questa legge definita sbagliata da tutte e tutti è stata considerata contro il bene comune ,ed è stata passata al setaccio punto per punto dai relatori. Il ministro Valditara è stato attaccato più volte per ciò che dice e per la politica che sta portando avanti e chiamato il più grande “diseducatore” da Alessia , CGIL scuola “Scioperiamo perché abbiamo un ministro che non riconosce il valore pubblico della scuola , e dà i soldi alle private, taglia il personale insegnante di 3600 persone ,la sta cambiando per trasformarla in un azienda, sta cambiando il valore dello studio. Essa serve a formare cittadini ,ma manca un’idea complessiva democratica della scuola, viene tolto il pensiero critico, scioperiamo perchè la coscienza critica del mondo si forma nella scuola pubblica e con questa manovra tutto viene stravolto”. Gianluca che proviene dalle aziende ” Abbiamo il bisogno di dire ai lavoratori quello che accadrà nel 2025 ,la diseguaglianza sociale sarà in grande aumento, oggi un lavoratore che ha un reddito annuo di 28 mila euro e prendeva un aumento di 200 euros annuo, nel 2025 prenderà 83 euros. Sono stati ribassati i limiti contrattuali creando diseguaglianze tra fasce medio basse .Il governo parla di crescita occupazionale nei nostri territori ma nel 2024 è aumentata del 43% la cassa integrazione .In questi due anni si è creato solo precariato, parliamo di un settore come l’ automotiv dove non si è investito e si creano nuove povertà. Siamo qui in piazza non per fare il weekend lungo ma per dissenso” .

Denise segretaria generale CGIL Belluno” Siamo in tanti e siamo qui nonostante il decreto di sicurezza, siamo dalla parte dei più deboli .Hanno aumentato le tasse e ora ci dicono che pongono 17 miliardi per la defiscalizzazione ,ma quei soldi ,sono i soldi delle nostre tasse pagate in più. Aiutano solo i principali gruppi di interesse( banche, industrie e servizi e assicurazioni). La scuola la stanno definanziando da anni e la sanità pubblica tutti sanno in che condizioni è . In pandemia il servizio sanitario pubblico ci ha salvato la vita non il privato!!!il Sono state peggiorate tutte quelle norme che davano aiuto ai più fragili, alle donne. Anche le politiche industriali non sono pervenute .Si tagliano i fondi alla ricerca che per una politica industriale è indispensabile .Non c’è nulla sulla sicurezza al lavoro!” I pensionati , che sono i volti più numerosi alla manifestazione, vengono difesi da Biscaro, CGIL che smonta la narrazione di propaganda del governo Meloni,e le bugie sul decreto fiscale .Mi racconta “Sulla Sanità basta ricordare che le nuove risorse messe per il 2025 non sono sufficienti neanche a coprire i rinnovi contrattuali”. Ma da tutti vengono citati i 30 miliardi per la spesa militare aumentati negli ultimi due anni. Plausi dal Comitato per La Pace trevigiano , che accompagna la manifestazione. Piazza Vittoria con Treviso e Belluno uniti,e con percentuali di scioperanti che arrivavano man mano e che oscillavano dal 30% al 70% ha stamattina mostrato che “avanti uniti nella lotta”contro la finanziaria, ha ancora una base di lavoratori e lavoratrici.

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