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19 gennaio 2025

Cronaca

Israele-Hamas, è tregua: libere le prime 3 israeliane Romi, Emily e Doran

Primi camion con aiuti entrano a Gaza. Migliaia di profughi in viaggio per tornare. Nuovi raid nella Striscia di Gaza, "19 morti"

| Margherita Zaniol |

| Margherita Zaniol |

Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher

ISRAELE - Tregua in vigore a Gaza oggi 19 gennaio dopo 15 mesi di guerra, Hamas libera 3 ostaggi: Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher sono state prese in consegna dalla Croce Rossa che ha iniziato a trasferirle all'Idf, le forze armate israeliane, nella zona del corridoio di Netzarim. Le mamme delle tre giovani donne sono state convocate in una base dell'Idf vicino al confine della Striscia di Gaza. Accompagneranno le figlie durante il tragitto verso l'ospedale in cui saranno ricoverate per accertamenti, come previsto dal protocollo definito per accogliere gli ostaggi al loro rientro in patria, scrivono i media israeliani. Il cessate il fuoco sarebbe dovuto entrare in vigore alle 8.30 ora locale (le 7.30 in Italia) di questa mattina ma Hamas ha denunciato "problemi tecnici" per giustificare il ritardo nella consegna dei nomi. In queste ore Israele ha lanciato nuovi raid su Gaza in cui sono 13 i morti, secondo fonti palestinesi.

Chi sono le tre ragazze liberate oggi Romi Gonen aveva 23 anni quanto è stata presa in ostaggio da Hamas il 7 ottobre del 2023: aveva partecipato al rave Nova. Era stata catturata mentre cercava di scappare in auto con amici, proprio mentre era al telefono con la madre Meirav. "Mi hanno colpito mamma, sto perdendo sangue. Tutti in macchina stanno perdendo sangue", erano state le ultime parole alla madre quel giorno. Poco dopo, le forze israeliane hanno trovato l'auto vuota. E il telefono di Romi è stato tracciato a Gaza. Un ostaggio rilasciato lo scorso novembre aveva rivelato alla famiglia che Romi era viva, ma non in buone condizioni di salute. Emily Damari 28 anni, con doppia cittadinanza israeliana e britannica era stata prelevata da casa nel kibbutz Kfar Aza, al confine col nord della Striscia di Gaza e di lei non si erano più avute notizie. Un amico sopravvissuto alla strage avvenuta nel kibbuz aveva riferito di aver visto la macchina di Damari guidata da un terrorista fermarsi davanti a casa sua dirigersi verso Gaza. Nello stesso kibbutz era stata rapita anche l'infermiera veterinaria Doron Steinbrecher, 32 anni che aveva lanciato l'allarme con un messaggio vocale mandato in chat agli amici poco prima di finire nelle mani degli uomini di Hamas.

Primi camion con aiuti entrati a Gaza
Camion con aiuti umanitari sono entrati nel frattempo nella Striscia di Gaza "pochi minuti dopo" l'entrata in vigore della tregua, ha reso noto il funzionario dell'Onu, Jonathan Whittall, direttore ad interim dell'agenzia per gli aiuti per i territori Ocha.

Cosa è successo
Alle 8.30 ora locale (le 7.30 in Italia), l'ora fissata per l'entrata in vigore della prima fase dell'accordo, Hamas non aveva ancora inviato l'elenco dei tre ostaggi che dovrebbero essere liberati oggi, come chiesto da Benjamin Netanyahu. Il premier israeliano ha condizionato l'attuazione dell'accordo, quindi della tregua, alla consegna dell'elenco dei nomi dei tre ostaggi - tre donne secondo il Jerusalem Post - che, secondo i termini dell'intesa raggiunta con la mediazione di Qatar, Egitto e Stati Uniti, avrebbe dovuto essere consegnato 24 ore prima del rilascio, inizialmente atteso intorno alle 16.30.

"Hamas non sta rispettando i suoi impegni a questa mattina, e contrariamente agli accordi, non ha fornito i nomi degli ostaggi. Su direttiva del premier, il cessate il fuoco non entrerà in vigore fino a che Hamas avrà rispettato i suoi impegni. Le forze israeliane continuano a colpire Gaza, fino a che Hamas non lo farà", ha dichiarato il portavoce delle forze militari israeliane Daniel Hagari. Hamas, in un comunicato diffuso dopo le dichiarazioni di Netanyahu, ha citato "ragioni tecniche" per la mancata consegna dell'elenco. La lista, aveva spiegato una fonte di Hamas a YNet, sarà consegnata solo dopo che sarà stata approvata dal leader del movimento, Muhammad Sinwar.
 


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Margherita Zaniol

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