"Etica aziendale", Lorenzon (Cisl): "prima benessere della società poi profitto"
La Cisl accoglie con favore l'introduzione del codice etico varato da Unindustria
| Isabella Loschi |
TREVISO – “Di “padroni” ne abbiamo visti troppi, ora è arrivato il momento di diventare “imprenditori etici”. Con queste parole il segretario generale della Cisl Treviso Belluno, Franco Lorenzon accoglie con piacere la decisione della neo Presidente di Unindustria Treviso, Maria Cristina Piovesana, di istitutire per l’associazione di categoria il “codice etico”, affidando a Luciano Marton, già Presidente di ProEtica, il compito di promuovere e approfondire questa tematica con le aziende e nel territorio.
“Gli imprenditori devono superare l’idea di considerare l’azienda un bene proprio o della propria famiglia, cominciando ad intenderlo come un “bene sociale” un valore aggiunto per chi vi lavora e per il territorio in cui si trova ad operare e produrre” – commenta Lorenzon. “Questo si fa anzitutto adottando il “codice della legalità” combattendo l’evasione fiscale, il trasferimento di capitali all’estero, rapporti di lavoro che ledono la dignità del lavoratore. Ma non basta. Oggi, assistiamo all’inesorabile indebolimento dei valori sociali condivisi e alla sempre maggiore affermazione dell’interesse individuale o famigliare, come unico criterio di riferimento. Ecco allora che gli imprenditori devono avviare una sorta di “filiera etica” dell’azienda che guidano” - sottolinea.
“Una impresa etica cresce, produce reddito e lo ripartisce al suo interno e nel territorio in cui si trova. Il compito dell’impresa non è creare profitto, ma aumentare il benessere della società, delle persone, iniziando dai propri lavoratori e le loro famiglie. Etica aziendale è, inoltre – continua - il rispetto della dignità e della professionalità dei propri lavoratori, nell’informazione costante sulle dinamiche e sulle trasformazioni d’impresa, considerando i propri dipendenti soggetto e non oggetto dell’andamento produttivo ed economico”. Per il segretario generale della Cisl Treviso-belluno tutto questo trova una sua attuazione concreta nella realizzazione di un “welfare territoriale” che deve prendere corpo e diventare motore di un nuovo benessere e di una società più equa: “Una vera azienda etica quindi deve saper sviluppare strumenti di carattere mutualistico in particolare per due fasce importanti della nostra società, le famiglie e i giovani”.