Aggredisce un infermiere e distrugge una porta: arrestato grazie al decreto “Salva-sanitari”
A Udine, un 47enne finisce in manette con l’arresto differito previsto dalla nuova norma contro le violenze in ambito sanitario
UDINE - Ha insultato e minacciato un infermiere, poi ha sfogato la rabbia rompendo il vetro della porta della sala d’attesa del Serd di via Pozzuolo, a Udine. Protagonista dell’episodio, avvenuto martedì pomeriggio, un 47enne friulano in cura presso il dipartimento delle dipendenze.
L’uomo si è infuriato quando gli è stato negato l’accesso allo studio dove la fidanzata stava sostenendo una consulenza medica. Prima ha inveito contro l’operatore sanitario, poi ha colpito con calci e gomitate una porta interna, frantumandone un vetro e ferendosi leggermente. L’infermiere ha immediatamente chiesto l’intervento della polizia, che ha riportato la calma e raccolto testimonianze.
Le indagini, basate anche sulle immagini delle telecamere di sorveglianza, hanno confermato la dinamica dei fatti. Mercoledì è scattato l’arresto in flagranza differita, una misura introdotta dal decreto legge “Salva-sanitari” (n. 137/2024). La norma, convertita nella legge 171/2024, prevede pene più severe per chi danneggia beni destinati all’assistenza sanitaria o aggredisce operatori, compreso l’arresto obbligatorio entro 48 ore grazie alla documentazione video-fotografica.
Il 47enne, già noto per precedenti penali, è stato fermato e condotto davanti al giudice, che ha convalidato l’arresto in direttissima. Ora rischia fino a cinque anni di reclusione e una multa fino a 10.000 euro.
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