Fatture 2002 da pagare
Intervento di Stefano Riedi, direttore di Savno, e di Carlo Pollio, vicepresidente del Cit , all'assemblea indetta giovedì all'Informagiovani da Carlo Feltre e Eduardo Rina
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Sul fronte infuocato delle bollette rifiuti a conguaglio 2002, la Savno è chiara. Chi non le pagherà rischia la riscossione coattiva. Questa la spiegazione fornita ufficialmente dall'azienda che gestisce i rifiuti nel bacino Tv1: "L'articolo 49 del Decreto Legislativo n. 22/1997 , nell'istituire la tariffa di igiene ambientale , stabilisce il principio della necessaria copertura dei costi con le entrate derivanti dall'applicazione della tariffa medesima. Ciò premesso, nel caso in cui si dovesse riscontrare, anche successivamente, che i costi risultano maggiori di quelli previsti, per il principio di legge sopra esposto, questi devono essere necessariamente richiesti, sussistendo in capo al soggetto gestore un diritto-dovere di determinare e riscuotere la tariffa in misura pari all'intero costo del servizio reso. L'integrale copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti non è infatti una scelta da parte della società, ma un presupposto legislativo necessario di applicazione della tariffa. Per quanto concerne pertanto la Tariffa di Igiene Ambientale relativa all'anno 2002 nel Comune di Conegliano, pur se l'errore nel conteggio dell'emerso, come è noto, solo successivamente alla fatturazione del conguaglio nel 2003, si ribadisce la legittimità della ri-emissione del conguaglio stesso. Quanto alle modalità di recupero della somma mancante a titolo TIA 2002 si evidenzia che l'azienda avrebbe potuto procedere tramite l'emissione di un documento contabile integrativo all'anno di riferimento, oppure addebitando negli esercizi successivi la restante somma dovuta. Al fine della massima trasparenza Savno ha ritenuto di optare per la prima soluzione, per permettere all'utente di verificare con chiarezza i costi addebitati evitando cos di doverli applicare negli anni successivi senza alcun riferimento preciso. Tutti gli utenti che hanno usufruito dei servizi di igiene ambientale nel 2002 non sono pertanto legittimati a sospendere il pagamento della bolletta, in quanto quest'ultima è stata compilata secondo i principi dettati dall'attuale normativa e in oblligatoria ottemperanza della Delibera approvata dall'Assemblea dei Sindaci del CIT che ha stabilito la revisione della tariffa del 2002 così da garantire la effettiva parità tra costi e ricavi. In caso contrario la Società sarà costretta ad attivarsi con more e pignoramenti, così come previsto dalla legge a tutela dei cittadini che correttamente saldano le fatture. Si ricorda infine che quanti si erano fatti convincere a non pagare le fatture del 2001, essendo stato successivamente respinto il ricorso dal TAR del Veneto, si trovano a dover corrispondere, oltre al corrispettivo, anche gli interessi di mora".