Non sapete che fare? Un bel giro in canoa sul Piave!
Natura, pace e bellezza sono le parole chiave di un’esperienza unica e (quasi) a km 0
| Clara Milanese |
MORGANO – Scommetto che anche a voi capita spesso, specie nei weekend estivi, di chiedervi “Che cosa c’è di interessante da fare in giro?”. Viviamo in una regione che offre infinite possibilità artistiche, culturali ma anche naturalistiche e spesso nemmeno ce ne rendiamo conto.
Per esempio, sapevate che è possibile passare una giornata esplorando in canoa le bellezze del nostro fiume Piave?
Barbasso Nature Culture, impresa naturalistica che dal 2017 porta avanti un progetto di promozione del territorio e, soprattutto, del suo patrimonio fluviale, offre proprio questa possibilità unica.
“La canoa canadese è una barca, – spiega Cristian Bertolin, referente e guida della Barbasso Nature Culture – lascia la persona libera e in più, con la sua lunghezza di 5 metri, è comoda e stabile, ben si adatta al trasporto”. La canoa è quindi lo strumento giusto per chi si approccia a questo mondo: dà al passeggero tutto il tempo di contemplare, guardare in giro, rilassarsi in piena natura: “Oggi in Valbelluna abbiamo visto i caprioli e, per quasi tutto il tempo, un martin pescatore ci ha svolazzato intorno, c’era solo la natura. In tutta l’uscita ci siamo imbattuti soltanto in un pescatore e due ragazzi che prendevano il sole!”, prosegue Bertolin.
La Valbelluna, ideale per i suoi tratti d’acqua più copiosi, offre anche scenari mozzafiato sulle Dolomiti, patrimonio Unesco: “I turisti, soprattutto stranieri, non fanno altro che ripeterci quanto siamo fortunati a vivere qui”. La gratificazione più grande, però, la danno gli italiani: “È una vera soddisfazione quando un italiano viene e mi dice ‘Cavoli, non immaginavo di abitare vicino a una zona così bella!’. Pensa che una volta una signora che abita davanti alla nostra sede ci ha visti, ci ha chiesto cosa facevamo e poi ha chiesto curiosa: ‘Ma potrei venire anche io?’. Da quel giorno è diventata il nostro miglior sponsor!“, racconta Cristian.
Ma come funziona l’esperienza? “Generalmente, anche per questioni economiche, si fa in gruppi di minimo sei persone e massimo una quindicina. I clienti possono prenotarsi per giornate prefissate oppure richiedere tour su misura: sono appassionati di storia? Di natura? Vogliono semplicemente rilassarsi? Riusciamo a studiare un percorso dedicato con la guida più adatta alle esigenze del visitatore”.
Parlando di guide, ce ne sono diverse e di professionalità mista (c’è la canoista, la naturalista, l’alpina…) e solitamente una è sufficiente per accompagnare gruppi di sei visitatori. Chi sceglie questa esperienza, infatti, ha la soddisfazione di salire da solo sull’imbarcazione, che non è per niente pericolosa, ed è in grado di gestirla anche senza esperienza.
Non c’è però soltanto il Piave: “Il patrimonio fluviale del Veneto è ricchissimo, siamo veramente fortunati. – prosegue la guida – Oltre al Piave abbiamo il Brenta, il Tagliamento, il Sile, fiumi lunghi che ci permettono di essere operativi con le uscite già all’inizio della primavera e di terminare attorno a novembre”.
E allora, se anche voi non sapete cosa fare il prossimo fine settimana, in Veneto c’è l’imbarazzo della scelta: dalla canoa al rafting, fino alle escursioni sotto le stelle… La bellezza della nostra natura vi aspetta!