Oltre 2mila tonnellate di rifiuti raccolti dalle "spiagge" del Piave
Concluso il progetto di pulizia delle 21 maggiori aree turistiche lungo il fiume
| Isabella Loschi |
BREDA DI PIAVE – Oltre due tonnellate di rifiuti raccolti nelle 21 aree lungo il fiume Piave più frequentate per pic nic, passeggiate e svago. Sono stati presentati i risultati del progetto di pulizia delle aree turistico-naturalistiche del Piave, promosso dal consiglio di Bacino Priula iniziato durante l’estate dalla “spiaggia di Saletto” a Breda di Piave e concluso a fine settembre, che ha toccato 21 zone in 10 diversi Comuni, come l’area monumentale di Salettuol a Maserada sul Piave e la località Ae Barche a Pederobba.
La raccolta dei rifiuti è stata eseguita da 25 persone, di cui 18 in difficoltà impegnate in percorsi di reinserimento lavorativo: una forte testimonianza di quanto il lavoro sia fondamentale per risollevarsi da contesti difficili. Complessivamente sono stati raccolti oltre 2.100 kg di rifiuti abbandonati nelle aree pic-nic, sulle rive e lungo i percorsi naturalistici del Piave. I rifiuti ritrovati e poi raccolti dagli operatori si possono suddividere in due categorie: piccoli rifiuti sparsi a terra, come: bottiglie, lattine, mozziconi, cartine e imballaggi in plastica, e resti di pic-nic chiusi in sacchetti. Per la maggior parte, si tratta di rifiuti riciclabili che potevano avere una seconda vita e invece sono stati lasciati a terra da cittadini incivili che non hanno avuto cura del nostro ambiente.
L’attività, coordinata a livello operativo da Contarina, è durata un paio di mesi e ha coinvolto i 10 Comuni rivieraschi di: Breda di Piave, Crocetta e Giavera del Montello, Maserada sul Piave, Nervesa della Battaglia, Pederobba, San Biagio di Callalta, Spresiano, Susegana e Zenson di Piave. Dati alla mano, l’iniziativa è stata molto utile ed efficace dal punto di vista ambientale, ma ha raggiunto anche altri risultati a livello sociale. La pulizia delle aree da ripulire lungo il Piave è stata affidata ad Alternativa Ambiente cooperativa sociale per favorire la riabilitazione e l'inserimento lavorativo di 18 persone in difficoltà, attualmente in carico ai servizi sociosanitari dell'Ulss2.
“Un progetto con una doppia valenza, ambientale e sociale, che amplia il significato di “tutela del territorio” - spiega Paolo Contò Direttore Consiglio di Bacino Priula - I risultati ottenuti dimostrano ancora una volta quali importanti obiettivi si possano raggiungere grazie alla collaborazione con le amministrazioni Comunali e le realtà del territorio".
"Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto, poiché siamo impegnati da 30 anni sia nel creare opportunità di lavoro per persone portatrici di svantaggio, sia nella tutela dell’ambiente - sottolinea Marco Toffoli, presidente Alternativa Ambiente cooperativa sociale - La pulizia delle zone rivierasche del Piave è stata svolta da squadre di 4-5 persone composte da un nostro operatore-tutor assieme a persone che stanno scontando pene sostitutive o seguendo percorsi di inserimento lavorativo: soggetti psichiatrici o con altre forme svantaggio. Oltre al grande lavoro svolto per l’asporto dei rifiuti abbandonati in luoghi dove la raccolta può essere realizzata solo manualmente, abbiamo constatato il loro orgoglio di essere stati parte attiva in un progetto di cui hanno beneficiato l’ambiente e l’intera comunità”.
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