A Oderzo mille neonati in 15 anni
Questi i dati del Centro di procreazione Beltrame. Se ne parlerà venerdì in un convegno all'Auditorium Ascom
ODERZO - Sono oltre 1000 i bambini nati negli ultimi 15 anni, grazie alle tecniche garantite dal Centro do procreazione Medicalmente Assistita “G. Beltrame” di Oderzo. Un successo che pone l’attività in linea con quello dei maggiori centri nazionali.
Un’attività che richiede efficacia del trattamento, sicurezza e tracciabilità degli eventi, massimo controllo dei rischi per le pazienti. “Rischio clinico e PMA: dal concepimento alla nascita” sarà appunto il tema del convegno organizzato ad Oderzo venerdì 20 gennaio prossimo dall’Unità di Ginecologia Ostetrica opitergina diretta – di cui il centro fa parte - dal primario Roberto Baccichet. L’appuntamento è all’Auditorium dell’Ascom con apertura dei lavori alle 9.
I 1000 bambini venuti alla luce nell’ultimo quindicennio grazie ai servizi del Centro di PMA opitergino, sono il frutto di un’attività clinica importante. In questo periodo, infatti, il Centro ha erogato più di 800 cicli di 1° Livello e oltre 3500 di 2° Livello.
Attività che si è accompagnata ad una sempre più alta specializzazione; oggi è uno dei pochi centri che prevedono e un percorso clinico e specifico, strutturato e organizzato, che consente di preservare la fertilità a pazienti oncologiche che, ancora in età fertile, devono affrontare un percorso di cura medico o chirurgico. Un percorso che è reso possibile dalla crioconservazione dei gameti e dall’eventuale successiva fecondazione.
Il Centro PMA di Oderzo, che nel 1995 fu tra i primi pubblici ad affettuare un ciclo di 2° livello, si avvale oggi della professionalità di 4 medici, 2 biologhe e uno psicologo, supportata da una segreteria dedicata. “La paziente ci richiede sempre più efficacia dei trattamenti, sicurezza degli eventi e riduzione dei rischi – spiega il primario Roberto Baccichet -.
La valutazione e gestione del rischio clinico e di avventi avversi, quindi, è un aspetto di grande attualità e importanza anche nella procreazione assistita. Il convegno di venerdì 20 gennaio, vedrà la partecipazioni di relatori qualificati a livello nazionale su questa tematica, approfondendolo a trecentosessanta gradi sia per quanto riguarda la gestione della documentazione clinica, la componente laboratoristica e quella operatoria sia per quanto attiene alla parte propriamente clinica”.