Centro di procreazione assistita, raddoppiata l'attività
370 le coppie seguite lo scorso anno. 23% le gravidanze ottenute
CONEGLIANO - Le nascite sono in calo ma il Centro di Procreazione Medicalmente Assistita dell’Ospedale di Conegliano registra un baby boom: nel corso dell’ultimo quadriennio è raddoppiata, infatti, l’attività del centro, accompagnata da un incremento esponenziale del numero di coppie che hanno potuto coronare il proprio sogno di diventare genitori.
“Siamo estremamente soddisfatti dei risultati raggiunti, sia per quanto riguarda il numero di coppie seguite sia relativamente alle percentuali di gravidanze - commenta Andrea Baffoni, responsabile del Centro - Va ricordato che, se abbiamo potuto raggiungere questi risultati è grazie ai notevoli investimenti fatti dalla Direzione, sia in termini di strutture sia di risorse umane. Per quanto riguarda il numero di coppie seguite - aggiunge - siamo passati dai 194 trattamenti del 2013 ai 370 dello scorso anno.
L’incremento ha riguardato, in modo esponenziale, i trattamenti di secondo livello, per i quali fino al 2014 dovevamo appoggiarci a strutture esterne: siamo passati dalle 32 coppie seguite nel 2013 per l’inseminazione artificiale con le tecniche Fivet e Icsi, alle 236 dello scorso anno. Altro dato importante è quello relativo alla percentuale di gravidanze ottenute, percentuale che, considerando i trasferimenti di embrioni effettuati, si attesta sull’ordine del 23%.
“Fino al 2014 - ricorda Baffoni - per tutti i procedimenti più complessi, vale a dire prelievo degli ovociti e trasferimento dell’embrione, venivamo affiancati da una struttura esterna. Oggi, invece, siamo in grado di seguire la coppia in tutte le fasi del percorso, dal colloquio iniziale al trasferimento dell’embrione, con particolare attenzione agli aspetti umani, oltre che medico- scientifici”.
Altro servizio importante, tra quelli attivati di recente dal Centro di PMA dell’Ospedale di Conegliano la crioconservazione di ovuli e spermatozoi dei pazienti con diagnosi di tumore: lo scorso anno sono stati presi in carico 7 pazienti oncologici, 4 maschi e 3 donne”. Il 70% delle coppie che si rivolgono al Centro di Conegliano è di nazionalità italiana: il problema dell’infertilità è però in aumento anche tra gli stranieri, che rappresentano ormai il 30% dell’utenza.
Per quanto riguarda, invece, l’età media delle pazienti che si sottopongono all’inseminazione artificiale il 38% è over 40. Più bassa, ovviamente, l’età per quanto riguarda i trattamenti di 1° livello (vale a dire rapporti sessuali mirati e inseminazione intrauterina): nel 2016 il 68% delle pazienti era under 40.Il Centro di PMA ospita, oltre a uffici, ambulatori e locali tecnici, anche una sala operatoria “dedicata”, con annesse camere biologiche per espletare tutti i passaggi relativi alla fecondazione assista, vale a dire prelievo degli ovociti, fertilizzazione e successivo trasferimento dell’embrione nell’utero materno.
“A seguito dell’aumento dell’attività del Centro – anticipa il direttore generale, Francesco Benazzi - stiamo valutando un ampliamento degli spazi dedicati e un ulteriore potenziamento dell’équipe che conta, attualmente, su una decina di professionisti tra medici, biologi, psicologi, tecnici e infermieri”.
Tra le novità in arrivo anche l’intensificazione della collaborazione con l’équipe di ostetricia-ginecologia dell’Ospedale di Vittorio Veneto per il trattamento, per via laparoscopica, di alcune patologie correlate all’infertilità femminile (endometriosi, miomi, polipi) e il coordina- mento con i Consultori familiari, al fine di affiancare la coppia con problemi di infertilità nella valutazione di tutte le possibili scelte genitoriali, tra cui anche l’affido e l’adozione.