Omicidio di Spresiano: ipotesi delitto d'impeto
Indaga la Procura: non ci sarebbe premeditazione nell'uccisione. Forse un litigio relativo a debiti legati alla droga
SPRESIANO - Franco Battaggia, arrestato martedì scorso con l'accusa di omicidio volontario e tentata soppressione di cadavere per la morte di Anica Panfile, cuoca e madre di quattro bambini, potrebbe aver agito di scatto. Il corpo della donna è stato ritrovato sulle rive del Piave tre giorni dopo il tragico evento.
Secondo la Procura, l'ipotesi è riportata oggi dal Gazzettino di Treviso, l'omicidio sarebbe avvenuto senza premeditazione, ma spinto da un impulso improvviso, probabilmente durante una lite scaturita da un debito legato alla droga. Entrambi, vittima e aggressore, erano assuntori di cocaina. Il medico legale ha confermato che al momento dell'omicidio, Anica era sotto l'effetto della sostanza.
Il movente economico potrebbe aver giocato un ruolo chiave, con la vittima che avrebbe chiesto denaro al presunto assassino per saldare debiti. Non è esclusa la possibilità che Battaggia abbia gettato il corpo nel fiume per inscenare un suicidio per annegamento.
L'arresto è avvenuto otto mesi dopo il delitto, con i carabinieri che hanno agito per evitare una possibile fuga da parte dell'indagato. Ora Battaggia è in attesa dell'udienza di convalida nel carcere di Santa Bona. La ricostruzione dell'accaduto resta al momento ipotetica, ma le indagini proseguono per far luce sulla dinamica dell'omicidio di Anica. OT
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