Omicidio di Treviso, indagato non risponde al pm
Franco Battaggia, 78 anni di Arcade, è l'unico indagato con l'ipotesi di omicidio volontario e occultamento di cadavere
TREVISO - Si è avvalso oggi della facoltà di non rispondere al pubblico ministero Franco Battaggia, 78 anni di Arcade, unico indagato con l'ipotesi di omicidio volontario e occultamento di cadavere per la morte di Anica Panfile (31), di Treviso, trovata priva di vita il 21 maggio scorso nelle acque del Piave a Spresiano dopo una sua assenza da casa iniziata tre giorni prima. Battaggia risulta essere l'ultima persona ad aver incontrato la donna nel giorno presunto del suo decesso e relativamente alle sue deposizioni, secondo gli investigatori, vi sarebbero alcuni punti di non coerenza. Nei giorni scorsi i carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche di Parma avevano compiuto ricerche di tracce biologiche nella abitazione, nell'automobile ed in altri luoghi disponibili all'indagato, sequestrando inoltre materiale informatico e documentale. La scelta di non rispondere al magistrato, rileva oggi il Procuratore capo, Marco Martani, "è una posizione difensiva sempre più frequente soprattutto in casi delicati come questo.
Attendiamo gli accertamenti tecnici dei Ris così come le risultanze di tabulati telefonici, immagini di videocamere e di nuovi elementi assunti da persone che conoscevano Anica. Teniamo anche presente - prosegue Martani - che ancora non disponiamo dei risultati completi dell'autopsia, pur essendo certi che la morte è stata provocata da terzi senza usare un'arma vera e propria, nè da fuoco nè da punta e da taglio". (ANSA)
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