ORDINANZA CONTRO LO SBALLO GIOVANILE
L'iniziativa nasce a Meduna di Livenza su proposta del sindaco Fantuz
MEDUNA DI LIVENZA - Contrastare i fenomeni legati all’abuso di bevande alcoliche. Con questo obiettivo il sindaco di Meduna di Livenza Marica Fantuz (nella foto) ha proposto «Limitazioni alla vendita, somministrazione, detenzione e consumo di bevande alcoliche e superalcoliche ai minori di anni 16».
Ma perché questa ordinanza?
«La cultura dello sballo è diversa dal bicchiere in compagnia e credo sia essenziale prevenire ogni possibile abuso nei giovanissimi, considerato l'effetto devastante da cui potrebbero derivare conseguenze pesantissime per la loro salute. Un conto è bere un bicchiere in compagnia, un altro considerare lo sballo come una "cultura" che però nasconde rischi seri, troppo spesso sconosciuti o non considerati dai ragazzi».
L’obiettivo?
«Questo provvedimento nasce dalla volontà dell'Amministrazione di arginare la tendenza al consumo smodato di alcol da parte degli adolescenti che per inesperienza ed imprudenza degenerano spesso in stati d’ubriachezza cui potrebbero associarsi episodi di inciviltà e vandalismo di gruppo.
Fermi restando i provvedimenti del codice penale nei confronti di chi somministra alcol ai minori di 16 anni, vogliamo introdurre un nuovo modo di educare i giovanissimi che non risolvono la loro sregolatezza con una pena pecuniaria, troppo spesso corrisposta dai genitori».
Quindi?
«La nostra ordinanza dispone che l'ammenda possa essere sostituita da lavori utili per il paese. Crediamo infatti che questo possa essere il modo migliore per educare chi ha commesso un illecito ed ha volontà di rendersi utile al territorio.
Penso ad esempio a chi riceve una contravvenzione da 150 euro: se la famiglia lo richiederà, potranno essere trasformati in un congruo monte ore di lavori per il paese, dando un fattivo contributo all'educazione del ragazzo. Le multe per i minori di 16 anni che detengono, consumano, acquistano sostanze alcoliche di qualsiasi genere e per chiunque le somministri o le acquisti per cederle, vanno dai 150 euro per la prima violazione ai 300 per la seconda, ai 500 per la terza accertata.
Quale il ruolo degli esercenti?
«Criminalizzare gli esercenti è assolutamente sbagliato, visto che quelli di Meduna hanno sempre dimostrato sensibilità sul tema, e colgo l'occasione per ringraziarli, ma vorremmo anche arginare la tendenza per cui i maggiorenni acquistano alcolici per cederli ai minori e allo scopo puntiamo sulla collaborazione dei commercianti.
Abbiamo ritenuto di dare un segnale importante che punti sia alla repressione ma anche e soprattutto all’educazione, vista la giovane età dei potenziali assuntori di sostanze alcoliche e per questo è necessaria la collaborazione delle famiglie e personalmente mi auguro che, se ci fossero qui a Meduna dei minori trovati in possesso di alcol, la scelta dei genitori sia di commutare la pena pecuniaria in un servizio utile alla comunità, che sicuramente insegna di più di un divieto puro e semplice, sia in termini di rispetto delle regole che di prevenzione di fenomeni di vandalismo così frequenti quando dei giovanissimi si ubriacano in gruppo, senza mai dimenticare gli effetti devastanti per la loro salute». GR