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20 aprile 2024

Treviso

Paese, altra scuola vandalizzata dai no vax

Le scritte sui muri della scuola elementare Pascoli sono comparse sabato notte. Indaga la Digos

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

scritte no vax scuole Pascoli

PAESE - “Il vax ai bambini è da assassini”, ”Vax uguale nazismo", "Salvate i bambini" sono alcune delle frasi comparse nella notte di sabato,19 novembre, sui muri esterni della scuola primaria Pascoli di Castagnole di Paese. L’ennesima azione dei “no vax” che colpisce le scuole del trevigiano. Sui muri sono comparse anche scritte, sempre realizzate con vernice rossa, contro il presidente Luca Zaia e contro il sindaco di Treviso, Mario Conte.

Secondo le prime ricostruzioni più persone si sarebbero introdotte nel giardino della scuola e, "armate" di un secchio di colore e di pennelli, avrebbero scritto i messaggi. L'azione riporta tra l'altro la consueta firma rappresentata da un cerchio rosso con all'interno due "V", un simbolo molto diffuso sulla rete da parte di gruppi che si oppongono alla vaccinazione anti Covid. L'amministrazione ha provveduto ad informare i carabinieri e oggi presenterà una denuncia per imbrattamento e invasione di terreni.

“Non è questo il modo di dimostrare la propria contrarietà al vaccino - dice il sindaco di Paese Katia Uberti - si tratta infatti di un vero e proprio vandalismo, peraltro operato ai danni dei una scuola completamente rinnovata di recente. E' stata una azione vile e codarda”. “I nostri operai - continua il primo cittadino - si sono messi subito al lavoro per coprire le scritte. Ne lasceremo però un paio, giusto per spiegare ai bambini quello che è successo e organizzare un lezione di educazione civica che abbia come oggetto il rispetto della cosa pubblica. Peraltro l'imbrattamento ci costringerà a ridipingere tutto e questo comporterà una ulteriore spesa per la casse pubbliche e per l'intera comunità. Mi chiedo se era questo che i "no vax" cercavano e volevano. Non c'è spazio per queste persone che agiscono senza mostrare il minimo rispetto persino per le scuole. Ci auguriamo che le forze dell'ordine riescano a individuare al più presto i responsabili e inchiodare gli autori alle loro responsabilità”.

 


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Isabella Loschi

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