ORMELLE - Le indagini continuano senza sosta nella speranza di chiudere presto il cerchio intorno al responsabile dell'incidente mortale avvenuto domenica sera, 14 luglio, a Ormelle. Gli investigatori sono vicini a identificare il pirata della strada che ha travolto e ucciso Massimo Feletto, dandosi poi alla fuga.

L'automobilista, alla guida di una Fiat Grande Punto grigia, è stato ripreso da una telecamera di videosorveglianza non lontano dal luogo dell'incidente in via Campagna. La vettura mostrava danni alla carrozzeria compatibili con l'investimento, tra cui la perdita dello specchietto laterale destro, e sul luogo dell'incidente sono stati ritrovati vetri rotti, probabilmente provenienti dallo stesso specchietto.

L'incidente è avvenuto a poche centinaia di metri da casa di Massimo Feletto, che stava camminando sul ciglio della strada. Il colpo è stato talmente forte che il corpo del 50enne, molto attivo a "Casa Vittoria" a San Polo di Piave, è stato sbalzato di parecchi metri. Nello schianto, anche la 40enne badante che era con lui è rimasta ferita. Le sue condizioni, inizialmente stabili, si sono aggravate a causa di lesioni interne ed è ora ricoverata in prognosi riservata all'Ospedale Ca' Foncello di Treviso.

Le ricerche dell'investitore sono state estese anche alle province di Pordenone e Venezia, i territori confinanti con Tempio d'Ormelle, dove è avvenuta la tragedia in una zona priva di occhi elettronici e scarsamente illuminata. Sono ora al vaglio degli investigatori altre riprese di videocamere lungo il tragitto compiuto dall'automobilista, che potrebbero essere utili alla sua identificazione.

La situazione legale del responsabile dell'incidente si è ulteriormente complicata poiché non si è costituito entro le 48 ore dall'evento, aggravando così la sua posizione.del responsabile dell'incidente si è ulteriormente complicata poiché non si è costituito entro le 48 ore dall'evento, aggravando la sua posizione.

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