Parco Bertolini a Montebelluna? “Entro breve sarà inaugurato”
Il sindaco Adalberto Bordin annuncia l’imminente apertura del nuovo parco cittadino
MONTEBELLUNA – I montebellunesi passano e guardano da tempo fiduciosi di poter finalmente fruire di un nuovo parco cittadino. L’area è quella del compendio Bertolini, di fatto buona parte di quello che era il parco di Villa Bertolin, sul quale il Comune ha esercitato la prelazione acquisendola: l’antica dimora infatti ha avuto una sorte diversa ed è stata comprata da dei privati. Il progetto di sistemazione del parco, per farne un luogo fruibile alla cittadinanza, è costato 170mila euro e oramai i lavori sono in dirittura d’arrivo.
Il primo cittadino di Montebelluna, Adalberto Bordin, interpellato sull’opera spiega che: “Entro breve sarà inaugurato e sarà una delle prime opere PNRR a essere inaugurate in tutta Italia”. Una buona notizia quindi che il sindaco dà con un pizzico d’orgoglio visto il primato sulla tempistica di realizzo. Insomma, oramai ci siamo. La città, quindi, potrà disporre di un ulteriore e atteso spazio verde che si va ad aggiungere al Parco Manin e agli altri giardini pubblici presenti nei quartieri e nelle frazioni. Attendiamo quindi il fatidico taglio del nastro.
Foto pubblicata dal gruppo "Il Caffè di Montebelluna"
IL PROGETTO
Recinzioni e accessi
Per garantire la pubblica fruibilità sarà posata lungo i nuovi confini una recinzione in rete metallica su paletti di acciaio infissi a terra; la stessa sarà quanto più inserita nel verde, poco visibile dietro le nuove alberature perimetrali. L'accesso pubblico avverrà dal marciapiede di viale Bertolini, con la creazione di una nuova cancellata metallica tra pilastrature, mentre un accesso pedonale secondario sarà creato a nord, attraverso l'interruzione dell'esistente muro in posizione nord-ovest, ove il marciapiede è presente sull'altro lato stradale di via De Gasperi, regolato con una nuova cancellata metallica.
Verde
L'intervento sul verde avverrà con opere straordinarie di restauro ed interventi ordinari di manutenzione che dovranno rispettare scrupolosamente l’assetto originario, per il ripristino e l’eventuale ricostruzione del parco e del patrimonio arboreo caratterizzato da un inestimabile valore dal punto di vista storico ed ambientale. I filari del confine nord saranno quindi integrati dalle lacune, con qualche sostituzione (Carpinus Betulus e Celtis Australis); il breve filare di Populus Nigra, di impianto più recente, verrà comunque conservato
Lungo il confine ovest, dove rimangono gli antichi Bagolari in quella che oggi è proprietà privata, saranno piantumati frutti d'alto fusto, quali Ciliegi (Prunus Avium), e Magnolie (Magnolia grandiflora). La macchia fitta lungo il confine est sarà ulteriormente ripulita - dopo il primo intervento eseguito a cura del Comune lo scorso ottobre-, intervenendo sulle alberature con una potatura di risanamento e di riordino-ricomposizione delle chiome.
Fondale del parco è costituito dalla recinzione sud, elemento separatore e di filtro visivo verso il giardino, in corrispondenza dell'asse centrale: qui vengono riproposti due possenti pilastri ed un basso muro ad inquadrare la villa ed il giardino, ed un pergolato che, ornato da vite o rose, assicurerà la complementarietà dei due giardini poiché visivamente permeabili.
Parterre di prato non calpestabile sottolineeranno la centralità del luogo, il cui alto valore culturale è sottolineato dalle siepi di alloro che rimandano a quelle presenti nel giardino. Una siepe alta e fitta di laurus nobilis sarà posta tra le pilastrature, a sottolineare la presenza (inaccessibile) dello storico giardino.
Con questa operazione verranno puntualmente valutate le condizioni fitosanitarie delle piante, per decidere quali mantenere e quali sostituire: numerosi sono gli innesti spontanei presenti, soprattutto robinie, olmi, ailanthus, Ligustri e ciliegi selvatici, a scapito di tassi, tigli, carpini e lecci dell'originario impianto. Il proliferare del Bambù sarà debellato con l'asportazione di uno strato di terreno di almeno 40/50 cm, mentre si è scelto di lasciare parte della vegetazione nata spontaneamente per preservare l’assetto del sottobosco originario a copertura: solo in piccola parte sarà piantato ad arte, con una diffusione di hedera helis, Iris da ombra, felci, vinche e grandi masse di arum italicum.
Doppio viale dei tigli
Si è scelto di ricostruire il doppio viale di tigli che si trovava a nord-est, in prosecuzione dell'esistente conservato a sud del parco: esso avrà le stesse caratteristiche dell'originario, quindi orientamento nord-sud e conformazione sinuosa. Per la ricostruzione saranno usate varietà adulte di tiglio intermedio, una specie autoctona della pianura padana resistente all'inquinamento ed alle malattie, adatta ai terreni alluvionali e dotata di buon apparato radicale e per tali caratteristiche non richiede cure particolari.
Frutteti
Negli spazi verdi ai lati dello spazio geometrico centrale saranno piantumati i frutteti, con varietà di nocciolo cachi e melograno; un piccolo integrale giardino dei frutti è proposto nel settore sud-ovest del parco mentre una selezione di varietà antiche troveranno spazio nel settore est del prato.
Area degli orti
A lato della passeggiata di accesso al giardino, segnata da parterre di prato oppure di fiori, dal disegno semplice ma regolare, sarà ricavata l'area degli orti con coltivazione di antiche varietà aromatiche quali Mirto, aronia nera, equiseto dei campi, lavanda bianca aba, salvia ananas, in posizione comoda e facilmente accessibile dalla pubblica via.
Cronoprogramma
• potatura di risanamento e rimonda del secco degli alberi secolari; abbassamenti per formazione di ricacci, a formare chiome più bilanciate;
• eliminazione di infestanti indesiderate, quali bambù e ligustro giapponese, per rendere fruibili ulteriori porzioni di parco;
• abbattimento soggetti non recuperabili;
• escavazione di canaletti irrigui;
• creazione di impianto di irrigazione delle aiuole fiorite e dei frutteti;
• realizzazione di passeggiate in ghiaino, aiuole e parterre di prato, di fiori e di frutti;
• creazione di pergolato di Vite di uva fragola o di Rose lungo il confine sud, a memoria della storica dimora;
• realizzazione di recinzioni perimetrali e creazione di ingressi, con arrivo dei sottoservizi;
• predisposizione di picchettatura delle aree di impianto, segnando la posizione nella quale dovranno essere eseguite le piantagioni singole e messa a dimora di nuove piante;
• mantenimento delle superfici a prato, con sfalcio completo/rasatura e sgombero, concimazione, scarificatura, aerazione e rigenerazione;
• rinnovazione di superfici a prato, con spianamenti e stesa, con riporto di terreno, per livellamenti nel prato, con porzioni di estirpatura, fresatura e semina di giardino.
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