CONEGLIANO – I Carabinieri della Compagnia di Conegliano, dopo una tempestiva attività d’indagine sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso, hanno individuato la presunta autrice di una rapina in strada avvenuta nella mattinata del 16 ottobre scorso ai danni di una 68enne del posto. La vittima aveva denunciato ai militari dell’Arma che, mentre stava percorrendo in bicicletta via Spellanzon all’altezza del parco pubblico di via Brigata Bisagno, era stata spinta violentemente a terra da una donna che le aveva sottratto lo zaino.

La vittima dell’aggressione, infatti, ancor prima di recarsi in ospedale per curare una ferita alla gamba riportata nella rovinosa caduta, si è presentata presso la caserma dell’Arma per raccontare l’accaduto. Nel frattempo, una cittadina riportava ai Carabinieri lo zaino, che immediatamente la pensionata riconosceva come proprio: all’interno era sparito il cellulare e il portafoglio che conteneva del denaro contante e le carte di credito. Al pronto soccorso alla malcapitata sono stati diagnosticati fortunatamente solo alcuni giorni di prognosi, mentre le indagini dei Carabinieri sono state avviate immediatamente ed hanno consentito di risalire all’utilizzo indebito della tessera bancomat della vittima, subito dopo la rapina, per effettuare acquisti in una farmacia e presso un supermercato di Conegliano.

Grazie anche al fondamentale supporto fornito dalla vittima e ai riscontri forniti dalla certosina e puntuale raccolta delle riprese di sistemi di videosorveglianza, i sospetti degli inquirenti si sono indirizzati presto su una 38enne italiana già nota alle Forze dell’Ordine, per precedenti specifici. Sulla scorta delle evidenze raccolte e puntualmente recepite dall’Autorità Giudiziaria, è stata emessa a carico dell’indagata un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale - per i reati di rapina aggravata, lesioni ed indebito utilizzo di carta di credito – quindi la donna è stata rintracciata dai militari dell’Arma coneglianesi e sottoposta agli arresti domiciliari.

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