Renault nel mirino delle Autorità francesi: è sospettata di aver alterato le emissioni, come avvenuto nello scandalo Volkswagen . E' in corso un'ispezione della Dgccrf, la direzione per la repressione delle frodi che dipende dal ministero dell'Economia francese, nella sede centrale di Renault, conferma in una nota la casa automobilistica francese sottolineando che Renault "coopera pienamente con i lavori della Commissione tecnica indipendente, cosiddetta Commissione Royal, che ha come obiettivo di verificare che i costruttori francesi non hanno equipaggiato i propri veicoli con software" per il controllo delle emissioni come è stato fatto recentemente da Volkswagen e "con le ispezioni in corso decise dal ministero dell'Economia".

La Dgccrf, sottolinea la casa automobilistica francese in parallelo ai lavori della Commissione Royal, "ha deciso di procedere ad un supplemento di indagine nella sede e in alcuni siti di Renault per validare definitivamente i primi elementi dell'analisi realizzata dalla Commissione tecnica indipendente". In particolare, conferma la casa automobilistica transalpina, "la Dgccrf si è recata nella sede sociale, nel centro tecnico Renault di Lardy e nel Technocentre di Guyancourt".

La direzione generale dell'Energia e del Clima, sottolinea ancora Renault, "considera che la procedura in corso non mette in evidenza la presenza di un software" sui veicoli della casa automobilistica che possa manipolare le emissioni. Per Renault "si tratta di una buona notizia". 

I test in corso, sottolinea Renault, "permettono di anticipare delle soluzioni di miglioramento per i veicoli che usciranno dalle fabbriche e quelli in circolazione". A Parigi, la società ha perso oltre il 10% trascinando gli altri titoli del settore in Europa.