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27 novembre 2024

Treviso

Pista per le corse dei levrieri a Maserada: "L'amministrazione sta rovinando l'area verde del Parabae"

L'ex sindaco Sozza critica la scelta dell'attuale giunta. Petizione online delle associazioni animaliste: "Ritirare la concessione, rischio scommesse clandestine"

| Isabella Loschi |

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levrieri

MASERADA SUL PIAVE - “L’attuale amministrazione di Maserada sta rovinando una vasta area del Parabae, il polmone verde del nostro Comune, sottraendola all'uso dei cittadini, dove c'è una prevaricazione dell'interesse commerciale sul bene pubblico”. Così interviene Anna Sozza, ex sindaco, oggi capogruppo di opposizione sul progetto per la realizzazione di una pista per le corse dei levrieri. L’accordo tra il Comune e Enci (ente nazionale cinofilia italiana) Servizi Srl, prevede la concessione per 15 anni di un’area da oltre 27mila metri quadrati nel parco Parabae, in via dei Fanti, a ridosso degli attuali impianti sportivi. L’investimento annunciato dalla società è di oltre 160.000 euro.

La notizia della realizzazione della struttura, unica in Veneto, ha raccolto critiche dall’apposizione e dagli amanti dell’area verde di Maserada. “Sarebbe stato meglio prevedere un confronto pubblico prima di procedere con un’opera in un’area tanto cara ai maseradesi che l'allora amministrazione Casellato è riuscita ad acquistare ad un prezzo irrisorio. Quando è stato acquistato questo parco l'intento era quello di lasciare alle generazioni future un luogo da fruire a pieno nella sua integralità e non sottoporlo a speculazioni di vario genere”, continua Sozza. “Con la realizzazione della pista destinata alle corse dei levrieri, viene snaturata la vocazione naturale ambientale del luogo”.

Contro la realizzazione della pista per levrieri qualche giorno fa è stata aperta anche una raccolta firme su change.org da parte dell’associazione Pet levrieri Italy, sottoscritta anche dall’Enpa, per chiedere al comune di ritirare la la concessione all’Enci.
“L’obiettivo è lecito, e non c’è molto da eccepire sul piano legale, dal momento che la pista sarebbe dedicata a corse amatoriali”, si legge nel testo della petizione. “Al là del fatto che le corse amatoriali sono legali, storicamente le corse dei cani attirano spesso interessi illeciti, cioè scommesse clandestine, al di là della volontà e della responsabilità degli organizzatori. Inoltre la presenza di questa pista e le iniziative connesse, aperte anche ad altri paesi europei, potrà incentivare l’importazione di greyhound da paesi come l’Irlanda, alimentando l’industria del greyhound racing che sfrutta ed elimina migliaia di cani ogni anno. Confidiamo che il sindaco e la giunta comunale possano accogliere questo nostro appello, facendo una scelta saggia e lungimirante, tutelante il benessere dei levrieri”. La petizione ha già raccolto 4.400 firme.

 

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Maserada sul Piave, impianto per corse dei levrieri

 

 


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