La Polisportiva Mogliano compie 50 anni: una storia di sport e inclusione
Per l’occasione OggiTreviso ha intervistato il presidente Romeo Girardi
| Manuel Trevisan |
MOGLIANO VENETO – La Polisportiva Mogliano festeggia 50 anni di attività, e lo fa nel migliore dei modi: ricominciando tutte le attività sportive a seguito delle difficoltà che la pandemia ha causato a tutto il settore sportivo.
Per l’occasione abbiamo intervistato il presidente Romeo Girardi, che ci ha raccontato la storia, il presente e il futuro della Polisportiva.
50 anni di storia... ma come nasce la Polisportiva?
“In verità la nostra Polisportiva nasce nel 1969, quando il CONI dà vita ai primi Giochi della Gioventù. In quel momento a un gruppo di genitori viene un’idea rivoluzionaria: rendere lo sport accessibile a tutti e non solo a una ristretta élite. Dopo un inizio in sordina la Polisportiva inizia a crescere e a consolidarsi”.
Un vero punto di riferimento per la Città all’epoca come oggi...
“Assolutamente sì. Nel 1971 Mogliano era una città che stava crescendo e si può dire che la nostra Polisportiva ha giocato un ruolo importante nella costruzione sociale moglianese. Oggi invece è una realtà ben consolidata, proponiamo un’ampia varietà di sport che pratichiamo in 9 palestre del territorio e contiamo 1535 persone che fanno parte dell’Associazione”.
Sport e inclusione, si può dire che sia questo il vostro motto?
“Si può dire. L’Associazione si propone infatti di promuovere lo sport in senso educativo, di maturazione e impegno sociale. Attenzione particolare viene data ai ragazzi dai 13 ai 18 anni, che si trovano in un delicato momento per la crescita fisica e umana, e alle donne che per troppo tempo sono state emarginate dallo sport. Oggi la Polisportiva è infatti formata per il 50% da donne”.Il logo è un'illustrazione di Geoff che mette in risalto il valore dell'inclusione
Progetti futuri?
“Quello che vogliamo, e che abbiamo già tentato in passato, è realizzare la cittadella dello sport per offrire agli sportivi un servizio sempre migliore”.
Sarebbe un bel modo di festeggiare...
“Decisamente sì. Ma permettimi di fare un enorme ringraziamento a tutti i genitori, i dirigenti e gli istruttori che con la loro passione e tenacia permettono di portare avanti questo progetto sportivo. Sono loro il nostro vero regalo”.