Posata la prima pietra della palestra del Nightingale.
La nuova palestra sarà un edificio all'avanguardia e ospiterà competizioni nazionali. Marcon: «La Provincia torna a re-investire, è una nuova fondazione».
CASTELFRANCO - «Oggi per la prima volta indosso qui a Castelfranco la fascia blu di Presidente della Provincia di Treviso. Lo faccio con orgoglio per questa nuova costruzione, per troppo tempo attesa e rincorsa e che ora vede la posa della prima pietra». Non nasconde la soddisfazione il sindaco presidente Stefano Marcon nel giorno del via ufficiale alla costruzione della palestra adiacente l’Istituto Nightingale, tra via Verdi e via Bellini.
Ad accompagnare Marcon, tutta la giunta e la maggioranza comunale, il consigliere provinciale Alessandro Righi, quello regionale Nazzareno Gerolimetto e gli onorevoli Ingrid Bisa, Raffaele Baratto e Dimitri Coin. Soddisfazione anche da parte del dirigente scolastico Mariella Pesce: «Oggi è un momento di gioia dopo molta attesa. Finalmente non dovremmo più farci ospitare da altri istituti: ringrazio la Provincia che ci permetterà di fare attività motoria in piena sicurezza e in un impianto magnifico».
Il costo totale della palestra è di circa 3 milioni di euro, finanziati per 1 milione e 800mila euro dallo Stato, per 695mila euro dalla Provincia e per 550mila euro dal Comune di Castelfranco, fondi quest’ultimi destinati alla realizzazione di una tribuna da 368 posti. Il doppio investimento locale è dovuto alla volontà di far sì che la palestra non servisse solo la scuola, ma che potesse essere omologata dal Coni per ospitare attività agonistiche a livello nazionale di basket, pallavolo e calcio a 5. La palestra potrà essere dunque utilizzata in orario extra-scolastico anche da società sportive. «C’era la necessità di nuovi spazi, soprattutto per le gare nazionali e per lo sviluppo delle società sportive castellane» ha commentato Franco Pivotti, assessore alla scuola e allo sport.
Con i suoi 1800 mq di superficie, la palestra rappresenta un edificio all’avanguardia, progettato dall’architetto castellano Gianluca Pelloia con il supporto dello Studio Desarchi di Santa Maria di Sala (VE). La forte componente di prefabbricazione ne consente la realizzazione in tempi rapidi (la conclusione dei lavori è prevista entro l’anno corrente), oltre a rispondere a requisiti ai più alti livelli di sostenibilità, alla riduzione degli sprechi in cantiere e alla possibilità di riciclare fino all’80% dell’edificio al termine della sua vita (circa 75-80 anni).
Un impianto fotovoltaico da 45 kilowatt, impianti a pompa di calore e un sistema di recupero e riciclo dell’aria permetteranno consumi bassissimi. Il rivestimento interno in materiale fonoassorbente inoltre taglierà il riverbero, permettendo un clima acustico ottimale. Un edificio dunque di nuova generazione, anche grazie ad Alessandro Dal Corso, architetto con svariate esperienze internazionali, tra cui lo studio di Sou Fujimoto di Tokyo, uno dei più importanti al mondo. È lui a informarci che la palestra non sarà un edificio grigio e anonimo: «L’aspetto estetico è stato curato utilizzando colorazioni tipiche della Pianura Padana, come crema e verde, mentre le finestrature “romperanno” visivamente il volume».