Prosegue la collaborazione con l’Università di Padova per la gestione del verde urbano
Il Comune finanzierà un'ulteriore borsa di studio per una giovane ricercatrice, che offrirà supporto scientifico e tecnico nelle decisioni riguardanti il verde urbano.
CASTELFRANCO - L’Università di Padova al servizio della città per la cura e la progettazione del verde urbano. È stato recentemente rinnovato il sodalizio tra l’ateneo patavino, tramite il dipartimento TESAF (Territorio e Sistemi Agro-Forestali), e il Comune di Castelfranco Veneto per il conferimento di una borsa di studio a un giovane ricercatore, al fine di fornire un supporto scientifico e tecnico nelle decisioni riguardanti il verde urbano.
La borsa di studio, per la quale il Comune di Castelfranco stanzierà 10mila euro, si inserisce nell’attività di LABolasco, il laboratorio del Dipartimento coordinato dal professor Raffaele Cavalli che ha sede presso Villa Revedin Bolasco.
L’incarico è stato affidato alla dottoressa Ilaria Dal Molin, che proseguirà il lavoro inaugurato dal dottor Marco Boscaro, il quale in otto mesi aveva tra l’altro predisposto la documentazione per poter vincolare alcuni alberi storici in città, oltre che approntato il materiale tecnico da inserire in un apposito software GreenSpaces (R3 Trees), per la gestione del piano di manutenzione del verde appaltato a Contarina , sia in termini di localizzazione delle singole aree da mantenere che le analisi eseguite sullo stato delle alberature.
Spiega l’assessore alle manutenzioni e decoro urbano, Roberto Filippetto: «Sul lungo termine l’intento è quello di creare delle linee guida per Castelfranco e un regolamento per la cura del verde urbano pubblico e privato. Per farlo dovrà essere completato il censimento delle alberature da parte di Contarina (attualmente è stato censito mediante geo referenziazione circa un quarto delle alberature pari a 9000 esemplati circa). Un ulteriore passo sarà poi quello di avviare il progetto “Un albero per ogni nato” e collegare l’iniziativa alla stessa app che permetterà al cittadino di individuare il suo albero e vedere l’evoluzione delle operazioni di manutenzione. Questo può aprire una finestra sull’adozione di alberi da parte dei cittadini e connettere così cittadino-amministrazione-verde sul tema del rimboschimento sfruttando la disponibilità della popolazione».
La borsa di ricerca interesserà, in parte, anche l’Osservatorio Locale del Paesaggio - costituito dal dell’Università di Padova, dal Comune di Castelfranco e dai comuni di Loria, Castello di Godego, Resana e Vedelago e dal Consorzio Piave - perché permetterà di sviluppare il terzo filone del programma, ossia quello sul paesaggio dell’acqua e quindi di puntare sulla riqualificazione dei sentieri ciclopedonali dei vari comuni creando delle linee guida per come metterli in rete.