Ragazzi scomparsi: si cerca anche a Maserada
Ricerche in corso lungo il Piave ma anche più a ovest, a Zero Branco. Nel frattempo spunta il video dove Filippo colpisce Giulia
| Ansa |
MASERADA - Alcuni investigatori si sono recati stamani a casa di Filippo Turetta a Torreglia, in provincia di Padova. Potrebbe essere in corso un'acquisizione di ulteriori elementi, dopo l'iscrizione del giovane nel registro degli indagati per tentato omicidio. L'appartamento si trova al civico numero 12 di Via Mirabello, in un gruppo di palazzine di color giallo all'esterno delle quali si è già formato un nutrito gruppo di giornalisti e operatori tv. Alle operazioni dei carabinieri sta assistendo anche un avvocato che rappresenta la famiglia del ragazzo. Fino questo momento nessun investigatore è ancora uscito dal condominio.Altre ricerche sono intanto in corso lungo il corso del fiume Piave, nella zona di Maserada.
Perlustrazioni sono in corso su campi, canali e sul fiume Piave attraverso le quali Filippo, l'ex fidanzato di Giulia Cecchettin scomparso con lei da sabato scorso, sarebbe transitato con la sua auto. Identiche ricerche, com'è noto, sono state compiute sulle arterie che il giovane ha passato nel tragitto, come stabilito dalle telecamere dei Comuni sulle strade, a Vigonovo, Zero Branco; oggi dunque si sono allargate a Maserada, proseguendo verso Piancavallo, il lago di Barcis, la diga del Vajont e oltre. Vigili del fuoco e carabinieri stanno setacciando l'area a margine delle strade, ipotizzando soste da parte di Turetta lungo il percorso.
IL LEGALE
"C'è stata la delicatezza di comunicarcelo da parte della procura. Si poteva ipotizzare l'iscrizione a notizia di reato di un'ipotesi delittuosa, e la scelta dell'ipotesi ci lascia comunque ancora nella speranza di avere una buona notizia, voglio ancora sperare".
Lo ha riferito ai giornalisti l'avvocato Stefano Tigani, legale della famiglia di Giulia Cecchettin. Sull'esame del dna sulle macchie di sangue e delle immagini di videosorveglianza "non sappiamo nulla - ha aggiunto - sono dettagli delicati che se anche sapessimo non mi sentirei di commentare, non voglio compromettere passaggi delicati dell'attività d'indagine. Il Procuratore ci ha comunque avvisato prima dell'emissione del comunicato - dice Tigani - un fatto che abbiamo molto apprezzato. Capisco il riserbo sulle indagini, è un'indagine complessa ed è giusto che seguano il loro percorso; noi aspettiamo anche e questo passo avanti è preoccupante".
"Speriamo in una soluzione nel breve - prosegue il legale -perché ogni momento che passa per la famiglia complica tutto. Finché c'è da sperare noi speriamo e non ho nulla da commentare. Non sappiamo nulla sull'esito degli esami sulle tracce ematiche e sulle eventuali immagini di telecamere del piazzale dove sono stati visti l'ultima volta". Da parte sua l'Associazione Penelope, che segue la famiglia, fa spere che il padre di Giulia, Gino, "è crollato passando dall'attesa per una laurea alla realtà della scomparsa e di quanto sta accadendo ora. Se qualcuno ha visto o sentito, ci faccia sapere anche in via anonima
IL VIDEO
Sull'esame del dna sulle macchie di sangue e delle immagini di videosorveglianza "non sappiamo nulla - ha aggiunto - sono dettagli delicati che se anche sapessimo non mi sentirei di commentare, non voglio compromettere passaggi delicati dell'attività d'indagine"
Secondo quanto si apprende da fonti vicine all'inchiesta, in mano agli investigatori c'è un video, brevissimo, nel quale si vedrebbe Filippo Turetta aggredire a mani nude Giulia Cecchettin la notte di sabato scorso. Il filmato è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza dello stabilimento "Dior" di Fossò (Venezia), che si trova sulla strada dove erano state già repertate presunte macchie di sangue e dei capelli, domenica scorsa. Nelle immagini si vedrebbe un'aggressione da parte di Filippo e poi il giovane caricare nella sua auto Giulia, sanguinante.
AGGIORNAMENTO
E' durata circa tre ore e mezzo la perquisizione che i carabinieri, su incarico della Procura di Venezia, hanno eseguito oggi nella casa della famiglia di Filippo Turetta, il 22enne indagato da oggi in relazione alla sparizione sua e di Giulia Cecchettin. Nel corso dell'attività gli investigatori hanno acquisito diverso materiale, in particolare di tipo informatico, ritenuto utile per le indagini. In casa c'erano i familiari di Filippo, i genitori e un fratello 17enne. L'avvocato nominato d'ufficio per rappresentare Filippo, Emanuele Compagno, ha riferito che madre e padre hanno dato la più ampia collaborazione, anche se per loro si è trattato di un momento molto difficile sul piano emotivo, anche alla luce delle notizie uscite in mattinata, in particolare quella di un video che riprenderebbe gli istanti di un'aggressione da parte del ragazzo all'ex fidanzata, del quale il legale ha precisato di non essere al momento a conoscenza.
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