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07 gennaio 2025

Nord-Est

Legale Turetta presenta in questura denuncia dopo i proiettili

"Spero che i toni si possano abbassare, misurando le parole"

| Ansa |

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Legale Turetta presenta in questura denuncia dopo i proiettili

PADOVA - L'avvocato Giovanni Caruso, difensore di Filippo Turetta, si è recato stamani in questura a Padova per presentare una denuncia scritta, dopo quella fatta a voce ieri, per la busta con tre proiettili recapitatagli ieri alle 14.30 in studio assieme ad altra posta. Secondo quanto si è appreso, il professionista è apparso molto scosso e preoccupato per l'escalation delle minacce nei suoi confronti ma è stato rassicurato dagli investigatori che hanno attivato già da ieri la sorveglianza che vede coinvolte tutte le forze dell'ordine, con un attenzione particolare a vigilanza come obiettivo sensibile, specialmente in tre aree: l'abitazione del legale, il suo studio, e l'istituto dell'Università di Padova dove Caruso è professore ordinario di diritto penale. Una misura proposta dal questore euganeo, Marco Odorisio e avallata dal prefetto Giuseppe Forlenza che ha avuto il placet anche del comitato tecnico per l'ordine e la sicurezza pubblica.

Caruso era stato oggetto di minacce già un anno fa dopo aver assunto il mandato di difensore di Turetta ricevendo una lettera in cui era esplicita l'intenzione di un pericolo della sua vita. In quel caso il legale non fece denuncia e non prese nemmeno in considerazione altre minacce nei social che lo riguardavano. Questa volta, invece, il timore si è fatto concreto: la busta con tre proiettili di pistola, avvolte in un foglio di carta bianca senza alcun scritto, con normale affrancatura, indirizzata allo studio padovano del professionista, è un messaggio che gli investigatori non sottovalutano perchè starebbe ad indicare che i latori hanno disponibilità di armi.

E per questo che squadra mobile, digos e polizia scientifica sono impegnati nell'esame del materiale repertato alla ricerca di eventuali tracce, anche biologiche, e nel cercare di ricostruire i passaggi della lettera da dove è stata imbucata fino all'arrivo allo studio di Caruso. Questa minaccia ha alzato il livello di attenzione della polizia padovana anche - sebbene allo stato non ci sia alcun collegamento - , con le scritte apparse la notte del 24 novembre scorso sul palazzo davanti alla questura contro le forze dell'ordine ('Uno sbirro buono è lo sbirro morto'', 'fuoco alle galere 1312' e ' Mi proteggono le mie sorelle non la polizia 1312') che fanno propendere ad un'azione di una precisa area politica.

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