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20 gennaio 2025

Nord-Est

Ergastolo a Turetta per il femminicidio di Giulia Cecchettin

La sentenza della Corte d'Assise di Venezia

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filippo turetta

Filippo Turetta è stato condannato all'ergastolo per il femminicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin, avvenuto l'11 novembre 2023 a Fossò, in provincia di Venezia. La sentenza della Corte d'assise di Venezia è stata letta dal presidente del Collegio Stefano Manduzio.

Il collegio ha escluso le aggravanti della crudeltà e del reato di minacce, previsto dall'articolo 612 bis del codice penale, unificati dal vincolo della continuazione. Oltre alle interdizioni di legge, è stato disposto un risarcimento alle parti civili con il pagamento di una provvisionale di 500mila a Gino Cecchettin, 100mila ciascuno ai fratelli Elena e Davide, 30mila ciascuno alla nonna Carla Gatto e allo zio Alessio, oltre alle spese di costituzione legale. Le motivazioni verranno depositate entro 90 giorni.

"La mia sensazione è che abbiamo perso tutti come società. Non sono né più sollevato né più triste rispetto a ieri o domani. È una sensazione strana, pensavo di rimanere impassibile". Lo ha detto ai giornalisti Gino Cecchettin, dopo la lettura della sentenza nei confronti di Filippo Turetta. "È stata fatta giustizia - ha aggiunto - la rispetto, ma dovremmo fare di più come esseri umani. La violenza di genere va combattuta con la prevenzione, con concetti forse un po' troppo lontani. Come essere umano mi sento sconfitto".

"Non ci si può certo dire soddisfatti di una sentenza, noi abbiamo il nostro dolore e ce lo portiamo, fino alla tomba". Lo ha detto la nonna di Giulia Cecchettin, Carla Gatto, all'esterno del tribunale di Venezia. "Non si prova più niente", ha aggiunto.

"Una sentenza che francamente ci aspettavamo, leggeremo le motivazioni. Dal punto di vista risarcitorio la richiesta è stata soddisfatta. Nessuno vince oggi". Lo ha detto ai giornalisti l'avvocato Stefano Tigani, legale di parte civile per Gino Cecchettin. Per Tigani "la fine di un processo è un accertamento che vedrà gradi di impugnazione, e dovremo combattere anche là. L'ergastolo ha un'aggravante pesantissima, questa sentenza sono convinto che passerà indenne i successivi gradi".


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