RAGAZZINO ACCOLTELLATO A SCUOLA
Tre ferite, una di circa dieci centimetri. L’altro protagonista della vicenda si sarebbe a sua volta ferito mettendo il coltello in tasca
BORSO DEL GRAPPA – Un accoltellamento tra due ragazzini di 16 e 14 anni alle medie di Borso del Grappa. È successo questa mattina all’ora di ingresso a scuola, verso le 8.
Quello accoltellato, il più piccolo, italiano, ha riportato tre ferite, la più importante delle quali, lunga circa dieci centimetri e profonda un centimetro, all’avambraccio sinistro.
Le altre due, meno gravi perché la cute era protetta dalla maglietta indossata dal ragazzino, sono una sotto alla scapola sinistra e una a livello della regione lombare sinistra.
L’altro ragazzo, un marocchino, è rimasto a sua volta ferito, sopra al ginocchio sinistro.
Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, stando a quanto riscontrato dai sanitari del Suem di Crespano del Grappa e dai carabinieri, potrebbe essersi ferito mentre rimetteva in fretta e furia il coltello nella tasca dei bermuda che indossava.
L’accoltellamento, avvenuto sembra per un banale litigio sulle cui cause per il momento non si sa nulla, è avvenuto nello spazio compreso tra il cortile e la porta d’ingresso dell’istituto scolastico.
I due ragazzini sono stati in un primo momento medicati sul posto dai sanitari del Suem di Crespano, quindi sono arrivati i genitori e sono stati trasportati in auto uno al pronto soccorso di Bassano e uno in quello di Castelfranco. Quello accoltellato se la dovrebbe cavare con una decina di punti di sutura, l’altro con un paio di punti.
Per ora il preside della struttura scolastica, Francesco Mistretta, non ha rilasciato alcuna dichiarazione.
Alla base della lite vi sarebbero motivi futili collegati a una reciproca e prolungata antipatia.
Secondo quanto si è appreso, le ferite sarebbero state provocate con un 'cutter', il taglierino in vendita nelle cartolerie, dotato di lame usa e getta per l'incisione di sottili superfici rigide. L'oggetto finora non sarebbe stato ritrovato.
Il provveditore agli studi di Treviso, Daria Bigardi, ha parlato dell'evento come di "un caso non isolato" nelle scuole della provincia, facendo riferimento ad altri episodi di violenza registrati negli ultimi mesi "abbastanza significativi", non classificabili come 'bullismo'.
Bigardi ha quindi invitato i responsabili delle scuole trevigiane a considerare con maggiore incisività l'aspetto "dell'educazione, piuttosto che soffermarsi su regolamenti e sanzioni perché - ha aggiunto - tocca alla scuola insegnare ai ragazzi a riflettere ed a non assimilare dalla società comportamenti di scarso dialogo, ma di elevata conflittualità".
Il sindaco Igino Fabbian cataloga invece l'episodio come "una goliardata".
Matteo Ceron
Nell'immagine la scuola media "Girardi" di Borso del Grappa (foto Gianni Desti)