Refrontolo, è sempre emergenza frane
Cinque smottamenti hanno tenuto il paese con il fiato sospeso
| Andrea De Polo |
REFRONTOLO. Delle tante frane che hanno messo in ginocchio Refrontolo negli ultimi mesi, ne manca da sistemare una: quella di via Vernaz. La frana in
via Molinetto , che ha tenuto la strada chiusa la sco rsa settimana, è stata ufficialmente “arginata”. Ma il paese vive nell’incubo di nuovi smottamenti, visto che nell'ultimo anno è stata un'emergenza dopo l'altra.
«In Costa Bavera i lavori sono conclusi da pochi giorni – spiega il vice sindaco, Fabio Tittonel – la strada che sale da via Molinetto è stata messa in sicurezza, anche
la rampa cementizia è stata sistemata. Manca soltanto un altro punto critico, vecchio di anni, a Nord, sul versante che sale da via Vernaz. Lì ci stiamo confrontando con la Forestale, ma potrebbero bastare 10-15 mila euro per mettere in sicurezza il sito». La strada era ceduta nel tratto dopo il civico 38: il Comune ha speso 60 mila euro per un progetto (a cura del geologo Celeste Granziera) che prevedeva micropali da fissare nel terreno per stabilizzarlo. La strada aveva ceduto anche in via Patrioti, dove la frana trascinò a valle i filari di alcuni vigneti di Prosecco e spaccò in due la strada che conduce a un gruppo di case. «In quest o caso – continua Tittonel – sono stati i privati a sistemare la strada. Poco distante, in via Mire, è intervenuta invece la Provincia per lo smottamento vicino alla strada e ai piedi di una casa sul cucuzzolo della collina».
Dopo la frana di fine agosto al Molinetto, l’amministrazione ha annunciato l’invio di una comunicazione a tutti i residenti, perché provvedano da soli a mettere in sicurezza le proprietà a ridosso di luoghi sensibili come strade o edifici pubblici. I lavori sulla frana di via Molinetto sono stati completati dai proprietari del terreno: le rocce che si erano staccate dal pendio, ma non erano ancora cadute, sono state frantumate da una ditta specializzata e fatte cadere in modo controllato. «Per ora l’emergenza è passata – conclude il vice sindaco – ma vista la conformazione del nostro territorio, tocchiamo ferro, e teniamo sempre gli occhi aperti».