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19 aprile 2024

Treviso

Rischiano di "chiudere" per Covid gli ospedali della Marca

"Assumere subito i 500 infermieri presenti in graduatoria". Il segretario provinciale del Pd Giovanni Zorzi chiede un intervento straordinario per affrontare la fase 4 dell'emergenza.

| Tommaso Colla |

| Tommaso Colla |

Rischiano di

TREVISO - Rischia una chiusura "di fatto" la sanità veneta. L’emergenza sanitaria sta mettendo a dura prova i nostri ospedali. Nei giorni scorsi il Governatore Zaia aveva parlato di “stress” del nostro sistema sanitario. Da oggi la “stretta”, con misure riduttive delle prestazioni fino a data da destinarsi. Garantite quelle urgenti, con priorità U (cioè entro le 72 ore) e le B (entro i 10 giorni). Poco altro ancora: terapie oncologiche e percorsi di salute mentale. Prioritaria la cura del Covid. La curva, soprattutto a Treviso, non smette di salire e attrezzarsi al picco ancora di là da venire è assolutamente necessario. E se reparti e ospedali Covid sono stati non solo pensati ma in molti casi anche realizzati, è anche vero che sul personale le ulss venete e quelle della Marca in particolare, non hanno fatto quanto e quando avrebbero dovuto.

Nei giorni scorsi a OggiTreviso, la segretaria della Cgil-funzione pubblica, Marta Casarin aveva snocciolato le carenze di operatori sanitari in provincia di Treviso: centotrenta operatori socio-sanitari, trenta assistenti sanitarie, venticinque tecnici di laboratorio. E poi psicologi, psichiatri e medici. Ma soprattutto infermieri. Oggi interviene anche la segreteria provinciale del Partito democratico: “Si proceda senza ulteriori indugi ad assumere in via straordinaria tutti i 472 infermieri che sono risultati ammessi alle graduatorie concorsuali, facendo appello alla Regione perché sostenga il necessario sforzo di programmazione per rispondere al fabbisogno di tutte le strutture, siano esse sanitarie o centri residenziali” – sollecita Giovanni Zorzi.

La progressione dei contagi in provincia di Treviso – sottolinea il segetario provinciale - ha raggiunto livelli impressionanti da richiedere interventi straordinari da parte dell’autorità sanitaria per fronteggiare l’emergenza. E conclude: “C’è urgente necessità di personale nelle corsie degli ospedali, all’interno delle Rsa e sul territorio per le necessarie attività di tracciamento. Siamo già in fase 4, per stessa ammissione dell’Ulss: non possiamo attendere il completamento delle procedure concorsuali, né tantomeno bastano i 70 posti assegnati. Le persone ammesse alle graduatorie hanno i requisiti per mettersi subito a disposizione: non si perda tempo in burocrazia o in rimpalli tra livelli istituzionali. L’emergenza impone atti straordinari”.

 



Tommaso Colla

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