Tra medici e infermieri manca 200 sanitari nella Marca
Il convegno delle Cisl ha messo in luce anche come la fuga del personale dalla sanità pubblica a quella privata sia legato al trattamento economico
CASTELFRANCO – Il convegno organizzato dalla Cisl a Castelfranco Veneto ha scattato una fotografia impietosa della sanità pubblica trevigiana mettendo in evidenza una carenza di sanitari, che tra medici e infermieri è di circa 200 professionisti. Un dato ribadito anche in altre occasioni ma che, in questa sede è stato sottolineato essere legato anche al trattamento economico: molti medici e infermieri migrano dalla sanità pubblica a quella privata perché così facendo possono godere di migliori condizioni economiche. Ma nel corso dell’appuntamento che è stato aperto dai pensionati della Cisl si è fatto il punto sulle liste di attesa oltre che sulla mancanza di personale.
Il direttore generale Benazzi, intervenuto al convegno, ha dichiarati: “Abbiamo il dovere di dare risposte: la percezione tra i cittadini è che la sanità non funzioni”. Tra i dati degni di nota emersi all’incontro: ogni anno escono dall’Ulss2 solo per i pensionamenti 180 infermieri, inoltre mancano 139 guardie mediche, 6 i pediatri e 10 medici del 118. Ma il sindacato ha puntato il dito anche sulle esigue risorse economiche destinate al comparto della sanità e chiede che siano recuperati i 35 miliardi euro tagliati prima del covid. Il sindacato inoltre ricorda l’ultimo rapporto del consorzio C.R.E.A. (Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità) secondo il quale, per avere un’incidenza media sul pil analoga a quella degli altri paesi, mancano finanziamenti per almeno 50 miliardi di euro alla sanità pubblica italiana.
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