Era una tranquilla serata di luglio a Sant'Agata di Militello, un piccolo comune in provincia di Messina. Giuliana Faraci, una vivace 40enne originaria di Alcara Li Fusi, si preparava per una cena con le amiche, ignara che sarebbe stata la sua ultima uscita.

La serata procedeva come tante altre: risate, chiacchiere e buon cibo. Tuttavia, al ritorno a casa, Giuliana iniziò a sentirsi male. Febbre, diarrea e vomito la colpirono improvvisamente. Inizialmente, si pensò a una banale intossicazione alimentare, forse dovuta al pesce consumato durante la cena. Ma la verità, come spesso accade, si sarebbe rivelata ben più complessa e oscura.

L'Allarme e i Soccorsi

"Voleva andare in ospedale," racconta un familiare ai giornali locali, la voce ancora tremante per l'emozione. Nonostante i sintomi allarmanti sembra che il caso di Giuliana sia stato sottovalutato dai primi soccorsi. Domenica, i medici del 118 la visitarono, ma nessuno poteva immaginare il tragico epilogo che si sarebbe consumato poche ore dopo.   

Un mistero da risolvere

Mentre la notizia si diffondeva, le domande si moltiplicavano. Cosa aveva causato una morte così rapida e inaspettata? L'ipotesi iniziale di un'intossicazione da sushi è stata presto smentita. "Non aveva mangiato pesce crudo," ha precisato l'avvocato della famiglia, Salvatore Mancuso.

La Procura di Patti, guidata dal pm Andrea Apollonio e dal Procuratore capo Angelo Cavallo, ha aperto un'inchiesta. L'autopsia, prevista per domani, potrebbe finalmente far luce su questo oscuro caso.

Una comunità in lutto

Mentre le indagini proseguono, Sant'Agata di Militello piange la perdita di una sua figlia. Amici e parenti ricordano Giuliana come una donna piena di vita, sempre pronta al sorriso. "Non ci si può rassegnare a una morte di cui non ci sono spiegazioni," ha aggiunto il sindaco Mancuso.

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