A Rovigo il XXVII raduno nazionale degli Autieri d’Italia
Continuano tradizioni e glorie degli Autieri dalla nascita della motorizzazione militare sino ad oggi
| Julia Gardiner |
ROVIGO – Si chiude oggi, a Rovigo, il 27° raduno Nazionale Autieri d’Italia che, iniziato venerdì, ha visto con la presenza di oltre 2000 radunisti, di cui molti con le rispettive famiglie, invadere pacificamente la città polesana.
Alla cerimonia, organizzata dal Comando Forze di Difesa Interregionale Nord di Padova unitamente al Comitato organizzatore e al Comune di Rovigo ed iniziata con lo schieramento della musica d’ordinanza della Scuola Trasporti e Materiali dell’Esercito e di una compagnia di formazione del 6° Reggimento Trasporti, erano presenti il Comandante Logistico dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Alessandro Montuori, il sindaco di Rovigo, Bruno Piva, e il Presidente dell’Associazione Nazionale Autieri d’Italia, Tenente Generale Vincenzo De Luca.
L’Associazione Nazionale Autieri d’Italia raggruppa circa 5.000 soci (personale in servizio dell’Arma dei Trasporti e Materiali, ex appartenenti al Corpo Automobilistico, dal 1998 Arma dei Trasporti e Materiali, familiari ed amici) distribuiti in 80 sezioni su tutto il territorio nazionale.
Al Generale Montuori è toccato il compito, per conto del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, di ricordare l’importanza rivestita, nel corso della storia militare italiana, dall’Arma dei Trasporti e Materiali dell’Esercito. A far data dalla durissima battaglia combattuta sugli altipiani vicentini durante la 1° Guerra mondiale, tra il 19 e il 22 maggio del 1916, dove i primi reparti automobilistici dell’Esercito, movimentando in tempi brevi una grande quantità di uomini e materiali, segnarono una svolta decisiva per le sorti del conflitto, l’Arma dei Trasporti e Materiali ha permesso all’Esercito Italiano di essere sempre al passo con l’evoluzione organizzativa e tecnologica. L’importante ruolo rivestito da quest’Arma è ancora più evidente nell’attuale scenario, dove l’Esercito continua a garantire, nonostante le note congiunture economiche, mezzi e materiali con elevati standard tecnologici e di sicurezza per il personale militare impiegato nelle diverse operazioni in Patria e all’Estero.