SAN BIAGIO NON VUOLE LA TREVISO MARE A PAGAMENTO
Il sindaco chiede di essere coinvolta nel progetto che così com'è previsto porterebbe disagi al paese
| Laura Tuveri |
San Biagio di Callalta - Adesione unanime del Consiglio comunale di San Biagio di Callalta all’ordine del giorno contro il progetto di privatizzazione della Treviso-Mare. I consiglieri, trasversalmente, hanno aderito ad un ordine del giorno promosso dal sindaco Francesca Pinese contro la proposta di finanza di progetto presentata alla Regione Veneto per la progettazione, la costruzione e l’attivazione della superstrada a pedaggio “Via del Mare” che dovrebbe collegare il casello della A4 di Meolo con il litorale jesolano.
“Si tratta di un progetto scandaloso, finalizzato a privare i cittadini di una strada funzionale con la scusa di potenziarla. In questo modo si toglie però un servizio pubblico” ha detto il sindaco. Il piano presentato in Regione prevede al momento la realizzazione della “Via del Mare” dal casello della A4 di Meolo fino alla rotatoria “Frova” di Jesolo. Si tratta di 19 chilometri di viabilità con sei caselli.
Ma nelle intenzioni dei soggetti proponenti ci sarebbe anche il prolungamento del tratto a pedaggio fino al casello dell’A27 di Treviso Sud. E proprio questa ipotesi ad indispettire gli amministratori San Biagio.
“Il rischio concreto è che automobilisti e camionisti, pur di non percorrere la Treviso Mare a pagamento, devieranno verso la Postumia, che già ora è congestionata – ha aggiunto il sindaco – L’amministrazione di San Biagio di Callalta è decisa a non subire l’intervento”. Quello che il primo cittadino chiede è di essere coinvolta sul progetto per poter esprimere tutte le perplessità del caso.