SANITÀ, SCOPERTI 2.300 FALSI POVERI ESENTI DA TICKET
Setacciate dalla guardia di finanza 5 Ulss venete, controlli anche nell'Ulss 9 di Treviso
TREVISO - Scoperti dalla guardia di finanza in Veneto oltre 2.300 falsi 'poveri' che usufruivano dell'esenzione dal pagamento del "ticket sanitario".
Il controllo è stato svolto, per ora, in cinque Ulss (la numero 1 di Belluno, 4 Alto Vicentino, 9 di Treviso, 13 di Mirano, 17 di Monselice) sulle 22 esistenti nella regione, con un bacino d'utenza di circa 1.200.000 assistiti residenti in 183 comuni delle province di Venezia, Belluno, Padova, Treviso e Vicenza.
Su 420 mila assistiti dell'Ulss 9 Treviso gli esenti 7R3 sono 13.267, di cui 1.030 prestazioni sono risultate false. Ed è proprio a Treviso che sono stati riscontrati quasi la metà dei "falsi poveri" in occasione di questo primo controllo, rispetto ai 114 dell'Ulss 1 Belluno, ai 74 dell'Ulss 4 Alto Vicentino, ai 536 dell'Ulss 13 Mirano e ai 599 dell'Ulss 17 Monselice.
I finanzieri proseguiranno gli accertamenti per verificare altre 8.000 posizioni di persone fisiche dichiaratesi 'disoccupate'. Secondo le Fiamme Gialle il fenomeno coinvolge soggetti di reddito medio (intorno ai 20.000/25.000 euro), sovente lavoratori dipendenti e, in misura più ridotta, disoccupati che godono di livelli di reddito ben al di sopra delle soglie di esenzione (8263,31 euro, sensibilmente aumentata in presenza di moglie e figli a carico). Oltre ai soggetti “tipizzati” (sui quali incide una percentuale di stranieri mediamente superiore al 20%), non mancano casi eclatanti: si va dal funzionario pubblico con redditi di 45.000 euro all’anno, all’imprenditore “disoccupato” con redditi superiori ai 100.000 euro all’anno.
L'operazione è frutto della sinergia istituzionale tra la Regione del Veneto e la Guardia di finanza, il cui input è stato dato dal comandante regionale, gen. Walter Cretella Lombardo.
Il 'report' di analisi, condotto su 30.000 prestazioni in esenzione per 'disoccupazione e reddito' nel biennio 2009-2010, ha evidenziato appunto 2.300 prestazioni elargite nei confronti di cittadini con redditi superiori alla soglia prevista per godere del beneficio e 10.000 prestazioni rese nei confronti di assistiti rivelatisi non disoccupati, nei confronti dei quali le fiamme gialle compiranno ulteriori accertamenti per escludere ulteriori condotte fraudolente.
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