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21 dicembre 2024

Treviso

SCOPERTA CHOC: IL TOPO-CHIHUAHUA

Scoperto laboratorio clandestino di ingegneria genetica dove si sperimentavano incroci tra animali

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

SCOPERTA CHOC: IL TOPO-CHIHUAHUA

TREVISO – Tutto è iniziato quando il topo si è messo ad abbaiare. A dire il vero, il primo testimone della scoperta choc, ha riferito che più che abbaiare il minuscolo roditore guaiva in modo strano “come volesse ululare e squittire e gemere nello stesso tempo”. Sgattaiolato dalla porta d’acciaio di un capannone industriale apparentemente vuoto, lo strano topolino si era avvicinato a un passante, che stava passeggiando in cerca di erbe spontanee, con l’aria di chiedere aiuto.

L’uomo aveva osservato il “topolino”: la pelle rugosa e delicata come quella di un neonato, le orecchie sproporzionate e trasparenti come quelle di una farfalla, l’espressione da cucciolo di cane, piuttosto che da sorcio…Impietosito, aveva raccolto l’animale, che sembrava non chiedere altro che di essere accudito e l’aveva portato da un amico veterinario.

Lo sconcerto del dottore di fronte alla strana bestiola ha fatto il resto. Intorno al capannone industriale, situato in una zona poco frequentata della campagna trevigiana e successivamente dentro la struttura apparentemente inaccessibile, sono state avviate delle perlustrazioni che hanno portato a uno scoperta sorprendente.

All’interno dell’uovo di cemento del capannone era collocato un laboratorio di ingegneria genetica, con dotazioni d’avanguardia, dove si stavano sperimentando inusitati incroci di razze animali, destinate per lo più all’esportazione asiatica. Gestito da un professionista svizzero, da un chimico macedone e da un genetista di origine trevigiana, da anni al vertice di una prestigiosa società cosmetica neozelandese, il laboratorio – grazie all’aiuto di alcuni giovani laureati – aveva già creato il “tartagallo” (una sorta di gallo con la corazza, destinato ai combattimenti), il felinofarfalla (un gatto dotato di minuscole appendici alari) e il topo-chihuahua: un esemplare animale che associa le caratteristiche del chihuahua a quelle del piccolo topo di campagna.

Il motivo della creazione di questi animali da genere fantasy? “In Giappone – ha riferito il responsabile del Reparto Investigativo Scientifico che ha svolto le indagini – si è da tempo alla ricerca di un cane da compagnia che abbia dimensioni tanto ridotte da poter essere inserito in una tasca, in un portafogli, nel medaglione di una collana. Una bestiola che occupi il minimo ingombro, come un gingillo. L’unico animale col quale il cane si poteva compatibilmente incrociare per raggiungere tale risultato era il topo”.

Ma è possibile arrivare a creare essere viventi con patrimoni genetici così differenti?

“Sì – assicurano all’Istituto per le transevoluzioni genetiche Mark Twain di Samarate (Milano) - . L’ingegneria genetica prevede la manipolazione di materiale genetico e altri materiali biologici (cellule, acidi organici, enzimi) in laboratorio. I biologi prelevano un gene dal Dna di una cellula e lo inseriscono nel Dna di un’altra. In pratica con un enzima "forbice" tagliano il Dna della cellula donatrice in un punto preciso, lo asportano, e poi con un enzima "colla" lo attaccano al Dna della cellula ricevente. Il gene può anche essere affidato a dei vettori che poi vengono sparati nella cellula ricevente e trasferito al posto giusto. L’operazione riesce anche se due organismi non sono parenti genetici. Ha successo persino nel caso che il primo appartenga a un animale e il secondo a un vegetale.”

Significa che un ortaggio potrebbe ricevere il seme fecondante o le cellule genetiche di un animale?

“Non è escluso. I confini della bioingegneria sono pressoché infiniti, come quelli dell’universo. Specie animali, vegetali e stagionali possono contaminarsi vicendevolmente. E niente vieta che in futuro possiamo raccogliere un pomodoro che morde, odorare un ciclamino che cinguetta o pescare un pesce d’aprile, come questo.”

 



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Emanuela Da Ros

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