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24 novembre 2024

Castelfranco

Scuola e pandemia a Castelfranco. Pivotti: «C'è un problema di salute psicologica tra studenti e genitori»

L'assessore ha fatto il punto sulla situazione educativa a Castelfranco. Se spazi e contagi non destano preoccupazioni, si segnala un aumento delle dipendenze tra gli studenti.

| Leonardo Sernagiotto |

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Scuola e pandemia a Castelfranco. Pivotti: «C'è un problema di salute psicologica tra studenti e genitori»

CASTELFRANCO - L’impatto della pandemia ha avuto e continua ad avere una pesante influenza anche sul mondo della scuola a Castelfranco, come illustrato ieri pomeriggio, in commissione consiliare, dall’assessore Franco Pivotti, che ha descritto le azioni messe in campo nel mondo educativo, senza nascondere le criticità.

In base ai dati raccolti e al confronto diretto con i dirigenti scolastici delle scuole cittadine, l’assessore ha esordito ribadendo come per quanto riguarda le iscrizioni per il nuovo scolastico, non si registrano criticità nel mantenimento delle classi nei diversi plessi. Pivotti ha evidenziato anzi una forte ripresa dell’alberghiero Maffioli, che nonostante la presenza di una sede anche a Montebelluna, ha aumentato gli iscritti.

Riguardo i problemi legati alla pandemia, Pivotti ha affermato che il luogo più sicuro sono proprio le scuole, dove si sarebbero registrati pochissimi casi di contagio, per lo più negli istituti con forte pendolarità da fuori comune (agrario Sartor e alberghiero Maffioli). Questo risultato, secondo l’assessore, è stato possibile grazie all’impegno dei dirigenti scolastici e della Provincia di Treviso nella riorganizzazione degli spazi, con l’aumento del distanziamento in aula.

La riorganizzazione degli spazi ha seguito un criterio di ottimizzazione e di funzionalità: fra i diversi esempi, da segnalare le aule ricavate per dare respiro al liceo musicale e al liceo classico. Pivotti ha poi proiettato verso il futuro, nel lungo periodo, la visione degli spazi scolastici. Se infatti non ci sarà una decisa inversione di tendenza per quanto riguarda la natalità, si dovrà ripensare a qualche forma di riorganizzazione delle scuole, soprattutto di quella primaria, con la creazione di nuovi edifici dove accorpare i servizi. Secondo le dinamiche demografiche attuali, il modello odierno di piccoli centri di erogazione diffusi sul territorio comunale è infatti sostenibile solamente sul breve-medio periodo.

Infine, l’assessore ha ricordato come il problema più grave provocato dalla pandemia è quello legato alla salute psicologica di alunni e genitori. Come sostenuto da Pivotti, chiusure e distanziamento sociale hanno causato un aumento di alcune dipendenze, tra cui quelle da stupefacenti e da giochi informatici. Per far fronte a questi problemi, grazie alle sovvenzioni statali tutte le scuole hanno stipulato contratti con alcuni psicologi, per un servizio rivolto sia ai figli, sia ai loro genitori, che si è dimostrato molto richiesto e apprezzato.

 



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Leonardo Sernagiotto

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