SEMPRE PIU' UNDER 19 ALLE PRESE CON DIPENDENZE DA ALCOL E DROGA
In pochi anni triplicati i casi gestiti dal Sert dell'Usl di Treviso
| Mauro Favaro |
TREVISO – Sono sempre più giovani i ragazzi alle prese con droga e sostanze stupefacenti. I numeri parlano chiaro: nel giro di pochi anni gli under 19 costretti a bussare alle porte dei Sert dell'Usl 9 sono praticamente triplicati.
Basti pensare che nel 2000 erano 42 su 1.670 utenti, scesi a 23 su 1.920 nel 2001 e stabilizzatisi attorno ai 25 sino al 2005. Dal quel momento nella Marca sembra esserci stata una svolta. Già l'anno successivo, infatti, gli under 19 sono diventati 50 su 1.424, sino a crescere a 96 su 1.769 nel 2008 e al vero e proprio boom degli ultimi due anni: nel 2010 i giovanissimi contanti dal dipartimento dipendenze sono stati 102 su 1.702 e l'anno scorso addirittura 118 su 1.715.
Nei quattro distretti dell'Usl 9, insomma, i ragazzi che hanno problemi di dipendenza da droghe e alcool sono passati dal 2,5 per cento del totale nel 2000 al 6,88 per cento del totale nel 2011. “Complici, senza dubbio, i costi ormai alla portata di tutti”, spiega il direttore, Germano Zanusso.
Quali sono le sostanze più usate? Domina l'eroina, seguita dall'uso incontrollato di bevande alcoliche e dalla marijuana. Poi c'è la cocaina e, più indietro, il metadone cosiddetto “da strada”, l'ecstasy, le anfetamine e il Crack. Rari, invece, i casi di Lsd. Anche se quest’ultima droga, stando all'allarme lanciato ieri dalla polizia, starebbe tornando di moda nella Marca.
“I dati confermano che l'età in cui si inizia a far uso di droghe si sta rapidamente abbassando: le prime esperienze si fanno già nelle scuole medie, generalmente con lo spinello e poi con pasticche e inalanti – fa il punto Mauro Polo, neuropsichiatra infantile – la capacità di riflettere su quello che avviene dipende molto dalle qualità di valutazione critica che il singolo ragazzo ha sviluppato nel tempo: per questo motivo un’attività di prevenzione del rischio di uso di sostanze stupefacenti deve essere incentrata sullo sviluppo delle capacità dei giovani di riflettere e, oltre alla famiglia, la scuola ha un ruolo primario in questo percorso educativo”.