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29 dicembre 2024

Treviso

"Siamo gay e per questo chiediamo asilo politico a Treviso"

Ufficio immigrazione indaga su richiesta di sette kossovari

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

TREVISO – Sette cittadini kossovari si dichiarano omosessuali e chiedono asilo politico. Ma è davvero così o si tratta solo di un escamotage per ottenerlo? Lo chiariranno gli agenti dell'ufficio immigrazione che in questi giorni stanno vagliando le sette richieste. Con una recente sentenza, la Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha infatti sancito il diritto ad ottenere lo status di rifugiato per le persone che, nei Paesi d'origine, vengono perseguitati a causa del loro orientamento sessuale. Cosa che succederebbe in Kossovo ai sette che, nelle ultime settimane, hanno depositato la propria istanza in questura a Treviso.

 

A insospettire gli uffici però, i documenti presentati, veri e propri ciclostilati in cui cambiano solo i dati dei richiedenti asilo. Per questo è scattato l'accertamento, al fine di verificare se davvero queste persone, essendo omosessuali, tornando nel proprio Paese potrebbero essere in pericolo. E se magari, si siano rivolte ad un unico intermediario che, per praticità, ha usato gli stessi moduli fotocopiandoli.

Se così fosse, le loro pratiche sarebbero sottoposte al vaglio della Commissione incaricata e valutate per l'accoglimento. Non è escluso però, che possa trattarsi invece di una truffa, architettata per ottenere l'asilo utilizzando una motivazione che, per legge, lo garantisce. Per questo è scattata l'indagine dell'ufficio immigrazione.

M.Ci.

 

 

 


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Stefania De Bastiani

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