28/12/2024sereno

29/12/2024sereno

30/12/2024sereno

28 dicembre 2024

Montebelluna

PERSEGUITATA IN NIGERIA, OTTIENE ASILO POLITICO

I genitori del promesso sposo la volevano uccidere, dopo dieci anni di tribolazioni può rimanere in Italia

| |

| |

Trevignano – Si doveva sposare, ma lui morì prima delle nozze. I genitori del promesso sposo la videro in qualche modo legata alla sua morte ed iniziarono le persecuzioni. Tentarono di ucciderla.

La storia riguarda una nigeriana di 33 anni, Rita Uwugbusum, una donna di fede cristiana. Il promesso sposo era invece musulmano e i genitori di quest’ultimo pensarono che la morte del figlio fosse una punizione divina dovuta al fatto che aveva deciso di sposare una cristiana. Da qui il tentativo di vendetta. Era il 1998.

Rita decise di fuggire in Italia, e ci rimase fino al 2003 come clandestina. In quell’anno il Tribunale di Torino con un decreto di espulsione la fece tornare in Nigeria. Il rischio di essere uccisa c’era ancora. Decise allora di ritentare e tornò in Italia nel 2006. Ancora clandestina.

Strinse però amicizia con una connazionale di Istrana, le due si rivolsero all’avvocato Francesco Tartini di Montebelluna, riuscendo ad ottenere dal Tribunale di Gorizia, il 31 dicembre scorso, lo status di rifugiata politica dovuto a persecuzioni di carattere etnico tribale. Ora la donna vive a Trevignano.

 


| modificato il:

Leggi altre notizie di Montebelluna
Leggi altre notizie di Montebelluna

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×