SICUREZZA, AL VIA I "PATTUGLIONI"
Il progetto di cinque comuni guidati da Ponte di Piave
Ponte di Piave - Pattuglioni Carabinieri-Polizia in vista nei comuni di Ponte di Piave, Salgareda, Ormelle, San Polo di Piave e Cimadolmo.
Lo ha detto il sindaco di Ponte, Roberto Zanchetta (nella foto), a margine di un incontro sulla sicurezza tenutosi in comune. Da qui è partito il progetto di polizie integrate in questi comunque comuni.
Zanchetta ha detto: «E' vero che le ronde sono ancora nel pieno della loro fase sperimentale, almeno fino a febbraio 2010 (e forse per questo non sono ancora pienamente decollate), ma i Sindaci sono chiamati a rispondere sul territorio anche a prescindere dalle sperimentazioni.
Forse avrei dovuto aspettare che si costruissero formalmente i "rondisti" nel bel mezzo dell'imperversare di furti e razzie di cui è stato protagonista l'intero nostro Comprensorio Opitergino - Mottense e il mio Comune in modo del tutto particolare?
Giudico, piuttosto, estremamente positiva l'esperienza che (con altri quattro colleghi: Salgareda, San Polo di Piave, Cimadolmo e Ormelle) faticosamente e anche forse troppo precipitosamente abbiamo avviato la scorsa estate, approvando la "Convenzione per la Polizia Comunale Associata".
Si tratta di un esempio concreto di collaborazione sul territorio, di capacità di far rete e - soprattutto - di capacità di fornire risposte immediate e reali ai nostri utenti/cittadini.
Non esito a rilevare che siamo anche stati un po' presi in giro da Enti a noi sovraordinati sulla questione videocamere, sul fatto cioè che ci sarebbero piovute addosso chissà quanti progetti-pilota per monitorare la sicurezza del nostro territorio e invece tutto è naufragato.
La realtà è che il Comune di Ponte di Piave si è arrangiato con i propri mezzi e con i contributi del 5 per mille dei propri cittadini.
Si è arrangiato da solo anche nell'approntare e far decollare la Convenzione di Polizia Locale perché nemmeno a livello consortile siamo riusciti a fare squadra e - se non fosse stata per la tenacia e la perseveranza dei colleghi e del sottoscritto non saremmo nemmeno riusciti a coordinare le pur scarse nostre risorse.
Siamo riusciti a mettere in piedi una struttura di area vasta rappresentata da cinque organici flessibili di Polizia Locale per un totale di 12 unità in servizio a rotazione, su un territorio sicuramente più vasto e più difficile da controllare sistematicamente ma anche più gestibile.
La Convenzione, inoltre, schiuderà le porte - ora che è in fase di decollo - alla possibilità di stipulare formalmente dei protocolli di intesa con le Forze dell'Ordine, elemento che qualifica l'interdipendenza e la funzionalità (oltre che il coordinamento) fra attività di accertamento e rilevazione ed attività di prevenzione e pattugliamento.
Nell'arco, infatti, di una settimana lavorativa sarà possibile contare su almeno un pattugliamento al giorno, il che garantirà che sempre ci sarà a disposizione una pattuglia sul territorio dei cinque Comuni con relativa facilità di spostamento all'interno dello stesso, da Cimadolmo a Salgareda tanto per fare un esempio.
Non mancheranno le possibilità concrete di sperimentare le cosiddette pattuglie "miste" Vigili Urbani/Forze dell'Ordine (intese come Carabinieri, Polizia Stradale e simili) oltre che i nuovi ed originali "pattuglioni" ossia la presenza sul territorio di nuclei operativi di circa 6 - 7 agenti ai posti di blocco» conclude Zanchetta.